Ciao, vi voglio mostrare questo oggetto di famiglia. Quando ho detto a mia zia, che è la storica della famiglia, che era della Milizia, lei mi ha detto di no che forse doveva essere della GIL o di qualche altra organizzazione giovanile. Chiaramente lei non si intende di cose militari, però sui fatti e le persone è una storica infallibile: e le risulta che la lama sia stata "buttata"subito dopo la guerra, quindi vi sono ben poche possibilità di ritrovare la lama, già solo per la puntualità storica di mia zia, ma specie cmq dopo i traslochi fatti nei tanti anni trascorsi. Le risulta anche che appartenesse a suo zio (il mio prozio).
Però a questo punto, se mi confermate che il pugnale era della milizia o anche del PNF, è facile ricostruirne la storia con i precisi riferimenti di mia zia: apparteneva al mio prozio (cioè al fratello maggiore di mio nonno), già capitano dei granatieri durante la 1GM e poi podestà in un comune e poi in un capoluogo del centro-sud Italia, e in seguito aderente alla RSI (ma mia zia non sa con che ruolo e/o grado, peraltro allora era molto piccola). Poichè mia zia è digiuna di cose militari, ma per i granatieri non vi sono dubbi perchè esistono le foto che magari posterò, il mio prozio deve essere passato alla MVSN nel dopoguerra, magari solo "onorificamente", oppure questo pugnale era dato anche ai funzionari del PNF a prescindere dal servizio in ruolo nella MVSN?
Peraltro, desumendo da quanto dettomi da mia zia, dopo la guerra venne varata la legge che le armi rimaste in giro devevano essere consegnate e in riferimento a questo la lama venne "buttata".
Siccome il pugnale doveva essere rimasto in qualche modo in possesso del mio prozio, desumo che lo stesso provvide non a "buttare" la lama, ma a distruggerla ben guardandosi di "riconsegnarla", pur dovendo "obbidire" anche per rispetto del fratello al quale per riconoscenza non doveva creare problemi di sorta, per i motivi di riconoscenza che vedrete. Può darsi anche che fu mio nonno a riconsegnare la lama o a buttarla: ma in questo caso non si spiegherebbe perchè si sia tenuta la fodera. Infatti è più probabile che la fodera venisse regalata a mio nonno, forse perchè lo stesso che era nei carabinieri in servizio presso il SIM (dopo essersi fatto 9 mesi di clandestinità) provvide sul finire della guerra, anche attraverso ai suoi agganci, ad adoperarsi affinchè suo fratello militante nel campo avverso e sconfitto non finisse tra i tantissimi purtroppo "giudicati sommariamente"...
Spero che al di là del modesto pezzo vi piaccia la storia che c'è dietro e che possiate rispondere il mio quesito.

subito dopo la guerra, quindi vi sono ben poche possibilità di ritrovare la lama, già solo per la puntualità storica di mia zia, ma specie cmq dopo i traslochi fatti nei tanti anni trascorsi. Le risulta anche che appartenesse a suo zio (il mio prozio).
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