....il punto è che gli elmetti non seguivano le ordinanze che specificavano l'evolversi della tinteggiatura dei mezzi corazzati e dei pezzi d'equipaggiamento, ma rappresentavano un discorso a sè. In poche parole non esistono ordinanze che sanciscono l'adozione del giallo sabbia "di fabbrica" per quanto concerne la tipologia "elmo", forse possono esserci ipotesi, ma di ipotesi si tratta e non suffragate da sufficenti esempi fidefacienti.
Gli elmi, nella loro evoluzione costruttiva, "da ordinanza", ricevettero queste colorazioni cui dovresti attenerti:
-mod.35, verde pisello pre-1939 e verde mela nel '39
-mod.40 (e 35 ricondizionati) e mod.42, schiefergrau-matt ( dal 1940 ); ovvero un tono di grigio- verde opaco reso ruvido da micro partcelle d'alluminio nelle composizione della vernice per scopi antiriflesso. Tale tonalità poteva variare da più grigio a più verde sia nel colore quindi, che nel gradiente di ruvido.
Allego foto di un magnifico elmo ( m35, originariamente bidecalco ) appartenuto ad un caduto della "battaglia di Filottrano", avvenuta dalle mie parti nelle Marche nell'estate del'44. E' un elmo ritrovato in zona e consrvato in una casa privata (prima di giungere al sottoscritto) di un soldato che ha combattuto in Italia, ma probabilmente questo soldato era a sua volta proveniente da reparti dell'Afrika Korps che si ritiravano in Italia ed ha conservato intatta la tinteggiatura gialla del suo '35. A mio parere molti elmi gialli "campagna d'italia" in realtà sono elmi appartenuti a soldati del DAK che hanno mantenuta la colorazione gialla nel nostro suolo.
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