Lavoratori portuali ‘sovversivi’ nelle carte della Regia Questura di Savona.
2a edizione (2011)
I lavoratori portuali, una categoria che è sempre stata politicamente attiva e di questo ne danno testimonianza le cronache dei quotidiani e le carte di polizia dell’epoca (tra questi documenti si trovano numerosi ruoli matricolari del Distretto Militare).
Tra ‘800 e ‘900 troviamo l’anarchico Spinazzi Guglielmo, dal biennio rosso al regime fascista ancora gli anarchici Segatta Giuseppe e Parodi Isidoro Francesco, il sindacalista Rebagliati Giuseppe detto ‘Pippo’, al quale è stata dedicata la Compagnia Unica e la piazza omonima nei pressi della darsena. Nel 1928 una prima organizzazione sovversiva con Maffei Giuseppe, Capello Matteo, un altro Rebagliati Giuseppe, Scagliola Francesco veniva scoperta e arrestata perché voleva manifestare per il 1° Maggio.
La nuova edizione aggiornata presenta la biografia di Piredda Francesco (grazie alla consultazione dei documenti del Tribunale Speciale conservati a Roma presso l’Archivio Centrale dello Stato), che apparteneva all’organizzazione comunista clandestina attiva a Savona dal 1931. Di questo gruppo nella precedente edizione erano già stati biografati Dughetti Giovanni, Pugnetti Ernesto, Rebagliati Giuseppe, Perosino Giuseppe, Viale Giuseppe perché i loro documenti sono conservati a Savona presso l’Archivio di Stato. L’organizzazione, che aveva ramificazioni in tutte le realtà industriali di Savona e dintorni (Ilva, Servettaz-Basevi, Scarpa e Magnano, industrie di Vado, Ferrania), venne scoperta e scompaginata dalla polizia nel mese di maggio 1934 e molti dei suoi membri conferiti al Tribunale Speciale per la difesa dello Stato, oppure vennero inviati al confino.

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