C.I.L. Corpo Italiano di Liberazione

[PoRiverCrossing]

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Chiedo informazioni in merito allo stemma sabaudo del 1° Raggruppamento Motorizzato cucito appena sopra la tasca sinistra delle giacche, soventemente rappresentate da camiciotti.
Premettendo che non ho mai avuto occasione d’osservarne uno originale, tempo fa ne vidi una replica metallica, ma dalla foto qui di seguito i due visibili sembrano essere confezionati in stoffa, forse in cotone stampato tipo la “mostrina da braccio” dei Gruppi di Combattimento?
Ringrazio anticipatamente per l’interessamento.

Simone

[Hetzer]

Simone, nn so se te la ricordi, ma questa la esponemmo diversi anni fa al museo di Felonica nella sua prima inaugurazione...

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è dell'amico Carlo B. (...gliela diedi io in un momento che nn ero in me....) ed ha cucito sopra il taschino lo stemmino sabaudo del neo-nato esercito del sud.
Se la vuoi vedere dal vero...sai dove trovarla!!!

...piesse...a me della foto che hai postato ha sempre colpito lo sguardo fiero del militare al centro della foto...ha qualcosa di carismatico!!

[PoRiverCrossing]

Quanto tempo sembra passato da quella mostra-museo, avevamo utilizzato dei busti razziati (in prestito) dalle sarte di Felonica e limitrofi!
Nel 2006 eravamo ben lungi dal credere di poter disporre in futuro di una sede dedicata di 1000 metriquadri!
Vedendo la foto rammento la giacca ma avevo rimosso la presenza dello stemma sabaudo.
Mi farò inviare una foto dettagliata dall'attuale proprietario, ma presumo che lo stemma sabaudo sia confezionato con canoni di pregio, visto che sarebbe stato montato su di una giacca da ufficiale.
La logica mi dice che le versioni da truppa, come nella prima foto, possano essere di tipo stampato o comunque di fattura semplice.

Simone

[kilroy]

ciao Simone, ne esistevano di varia fattura: stampati su tessuto leggero, ricamati (la croce e il bordo) su sfondo in tessuto o panno, etc. Tieni presente che seppure la loro utilizzazione "ufficiale" fu limitata al I Raggruppamento, accadde spesso che i militari - soprattutto ufficiali, ma non solo - che poi servirono nel CIL e nel GC "Legnano" continuassero (con un certo intento polemico, date le accese risse politiche che come sai si accompagnarono al distintivo a fine 1943) a indossarlo fino alla fine della guerra.

L'uniforme è molto bella, ma non riesco ad associare il reparto di appartenenza al I Raggruppamento..... comunque Hetzer quel giorno aveva decisamente bevuto!

[Hetzer]

Kilroy...magari avessi solo bevuto..... .....ma bando ai ricordi malinconici!
Conservo, come una reliquia, il n. 61 di Uniformi e Armi uscito nell'ormai lontano aprile 1996 intitolato "25 Aprile 1945 - la guerra è finita!" un numero davvero interessante e ricco di belle foto, beh c'è un bellissmo articolo a firma del "nostro" Paolo Marzetti, con la collaborazione di Loris Finotto, che titola "Il regno del sud e la guerra di liberazione" dove sono illustrate diverse uniformi appartenute a tali soldati con un paio di foto dei relativi scudetti, magari Paolo in memoria nel suo archivio potrebbe trovare qualcosa....

Ho recentemente fatto visita ad un mio compaesano, il mitico Angiolino, in occasione del suo 92 compleanno. Era il Calabria, in un reparto di artiglieria quando sbarcarono gli inglesi nel 1943, si unì poi al 1° Raggruppamento prendendo parte proprio alla battaglia di Monte Lungo, prese poi parte a diverse azioni a Montecassino ed infine fu ferito gravemente il 15 aprile 1945 sull'appennino bolognese, mentre cannoneggiava le linee tedesche.
Era un omone alto un metro e novanta, con un vocione possente, mi raccontava cose incredibili, l'ho trovato in carrozzina incapace di muoversi, o quasi.
Se nn fosse stato che gli avrei provocato un ulteriore dispiacere, a vederlo così mi sarei messo a piangere.....

[Paolo Marzetti]

Lo scudetto sabaudo sulle giubbe del 1° Raggr. Motorizzato, rappresenta uno dei piu' controversi distintivi impiegati all'epoca.Venne imposto alle nuove truppe cobelligeranti del Corpo Italiano di Liberazione e se e' vero che chi era monarchico non ebbe problemi a cucirselo sul petto,i problemi li ebbe chi nella monarchia non credeva piu' viste le note vicende dopo l'8 Settembre del 1943. Qualcuno, mi disse mio suocero, Bersagliere del LI°
che combatté a Monte Marrone e a Monte Lungo, si faceva prendere i conati di vomito
alla vista di tale scudetto, ed i comandi rimasero interdetti tant'è che qualcuno proprio non volle cucirselo. Al contrario, qualcuno lo porto', anche se non era piu' necessario fino alla fine della guerra anche facendo parte dei Gruppi di Combattimento. Esistono varie tipologie
di questo fregio, che sartorie del sud, essenzialmente nelle Puglie, approntarono alla meglio per poi venderlo agli spacci militari.
Copyright L. Finotto via P. Marzetti per World War Forum
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[Paolo Marzetti]

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Il Gen. Mark Clark decora un Alpino del Btg Piemonte del C.I.L. (inizi 1944). PaoloM
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[Il Cav.]

Foto molto conosciuta, su una pubblicazione c' era anche il nome: lo cercherò...

[Paolo Marzetti]

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[Paolo Marzetti]

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