Beh, mi hai tirato in ballo e devo rispondere.Originariamente Scritto da ilveromilite
E non me ne volere se sarò lungo![]
Non sono concettualmente contrario a lasciare gli elmetti così come sono però quando vedo una pelle secca, strappata, che se la tocchi ti rimangono pezzi in mano, e che solo con un po' di grasso da scarponi e qualche piccola incollatura la rigenero, non vedo perché non farlo.
Quando ero militare avevo gli anfibi più puliti e più morbidi di tutta la Compagnia, visto che avevo tanto tempo e un c...o da fare, e mi ero fatto pure un nome li pulivo anche agli altri, a pagamento naturalmente.
Risultato è che nell'ambito della stessa compagnia, tutta gente partita insieme, c'è chi aveva dei rottami ai piedi tutti stinti e duri come il legno e chi delle "pantofole" morbide e comode, con un bel colore testa di moro. Se questa roba fosse finita nel mercato collezionistico le "patine" sarebbero state ben diverse.
Così come la ruggine o la sporcizia: perché accettare elmetti dove se non la fermi la ruggine continua a mangiarselo? perché mi fanno ridere i discorsi della ruggine di 60 anni, di quella odierna rossiccia e sfarinosa e via dicendo.
E che, la ruggine viene a comando? nasce nel 1944 e nel 1946 si ferma, si consolida e diventa "marrone scuro marmorizzato".
Il tutto si congela e resta pietrificato per la gioia dei collezionisti odierni che possono pontificare con sapienza.
Ma, perdio, la ruggine continua a crearsi in continuazione, se non la fermi; c'è quella annata 1957, quella 1963, l'annata doc 1971, un inverno più secco nel 1984, ecc. ecc.
Scherzi a parte, dipende tutto come i pezzi sono arrivati a noi, quando sono dei bei pezzi, presentabili nella loro età* e magari poco maneggiati negli anni, niente da dire a lasciarli più o meno come sono.
Ma elmetti di 60/70/80 anni, ma in quante mani saranno passati? saranno stati sulle mensole ma anche abbandonati nelle cantine o nei solai, fra la polvere, le ragnatele, nell'umido, perfino sottoterra, e via dicendo.
Quando il soldato Hans o Johnny li ha abbandonati, volente o nolente, non erano certo nelle condizioni come a volte giungono a noi, e via dicendo.
Diciamo che, come in tutte le cose, ci vuole elasticità* mentale e valutare un po' caso per caso.
Altrimenti, che so, anche i Bronzi di Riace li avrebbero dovuti lasciare pieni di alghe e incrostazioni, o chi ricostruisce le anfore etrusche coi frammenti e la colla moderna è uno sciagurato....



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