no, il sistema di innesco interno è stato adottato a fine ottocento, poi si è cominciato a realizzare l'innesco esterno perché molto più robusto e resistente alle pressioni di esercizio.
il tuo .320 era comune nei revolver da difesa personale della fine ottocento, anche prima.
era una cartuccia molto comune al punto che se ne trovano ancora oggi in ottimo stato, sia con innesco interno sia con innesco esterno. Molto comune anche la sorella maggiore: la .380 come ti ho già scritto.
le cartucce militari, se sono quelle che ti interessano, il 95% delle volte portano la data di produzione, sempre e in ogni circostanza. Tranne che in qualche contratto segreto particolare (esempio guerra civile spagnola).
Durante la 2° Guerra i produttori di munizioni coinvolti nello sforzo bellico hanno tutti (ti ripeto tutti, sia da una parte sia dall'altra) sempre stampato sui fondelli: produttore (in codice come per i tedeschi o in chiaro come per gli alleati), anno di produzione e altro che non ti sto a raccontare. Solo a fine conflitto puoi trovare alcune cartucce prive di marchi quasi completamente.
Il .320 poi, ufficialmente, non ha mai partecipato alla 2° guerra. Cosa diversa per la 1° dove, spesso, gli ufficiali si armavano con pistole reperite sul mercato commerciale, per cui potevano avere di tutto e di più.
ciao