Mi sembra sia giusta la tua precisazione sulle srcm;ricordo il passo di "il sergente nella neve"in cui si consiglia di prendere con se le granate OTO o le BREDA;"le srcm buttatele sotto la neve"!!Originariamente Scritto da lizen
 
Mi sembra sia giusta la tua precisazione sulle srcm;ricordo il passo di "il sergente nella neve"in cui si consiglia di prendere con se le granate OTO o le BREDA;"le srcm buttatele sotto la neve"!!Originariamente Scritto da lizen
in parte sì, le nostre bombe a mano erano a mio avviso fin troppo sicure e spesso se non tirate piu' che bene o se atterravano in terreni molli (credo sopratutto la srcm) come potrebbero essere la neve o il fango non esplodevano perchè una delle sicure non si disinseriva se non atterrava con una discreta botta.
avevano intatti la classica linguetta da levare prima del lancio (dovrebbe chiamarsi sicura ordinaria),
la cuffia esterna di allumio o acciaio era invece la "sicura automatica" alla cuffia era collegato un traversino che si sfilava quando la cuffia per effetto dell'aria volava via liberando il meccanismo interno che funzionava se non ricordo male tramite 2 parti che si dovevano scontrare per permettere l'esplosione ma visto che non erano ancora abbastanza sicure questo meccanismo interno si svincolava solo con un urto abbastanza deciso (non ricordo come era chimata questa sicura).
capirai che nella concitazione della battaglia forse è già tanto se ti ricordi ti eliminare la prima linguetta, altro che ricordarsi di dare un buon angolo al lancio per far sì che la cuffia si sganci e che la bomba atterri con forza sufficiente a liberare l'ultima sicura
questo a grandi linee, altri piu' esperti correggeranno eventuali errori e integreranno le lacune
SONO STATO QUELLO CHE GLI ALTRI NON VOLEVANO ESSERE,SONO ANDATO DOVE ALTRI NON VOLEVANO ANDARE;HO PORTATO A TERMINE QUELLO CHE GLI ALTRI NON VOLEVANO FARE;HO VISTO IL VOLTO DELLA PAURA E SENTITO IL MORSO DEL TERRORE;QUANDO GIUNGERA'LA MIA ORA AGLI ALTRI POTRO' DIRE CHE SONO ORGOGLIOSO PER QUEL CHE SONO STATO:UN SOLDATO. G.L. STIPECK
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