Risultati da 1 a 7 di 7

Discussione: [DOCUMENTI] Fortificazione permanente (3a parte)

  1. #1
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Mar 2007
    Località
    Liguria
    Messaggi
    244

    [DOCUMENTI] Fortificazione permanente (3a parte)

    <font color="red">continua da</font id="red">: http://www.milistory.net/forumtopic.asp?TOPIC_ID=4055
    [DOCUMENTI] Fortificazione permanente (2a parte)

    e da
    http://www.milistory.net/forumtopic.asp?TOPIC_ID=3930
    [DOCUMENTI] Fortificazione permanente (1a parte)

    oggi, in mattinata, continuiamo con un po' di immagini. la fig 32, come vedrete, non esiste....errore dell'autore!
    questa prima introduzione mi serve solamente per mettere tutti i collegamenti a posto...
    Michele

  2. #2
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Mar 2007
    Località
    Liguria
    Messaggi
    244
    IMMAGINI TAVOLA II

    iniziamo con tre immagini che illustrano la disposizione delle singole TAV II


    Immagine:

    117,17 KB



    Immagine:

    111,92 KB



    Immagine:

    75,37 KB
    Michele

  3. #3
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Mar 2007
    Località
    Liguria
    Messaggi
    244
    Immagine:

    57,4 KB



    Immagine:

    80,45 KB



    Immagine:

    100,78 KB
    Michele

  4. #4
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Mar 2007
    Località
    Liguria
    Messaggi
    244
    Immagine:

    114,12 KB



    Immagine:

    110,85 KB



    Immagine:

    103,3 KB



    Immagine:

    95,64 KB
    Michele

  5. #5
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Mar 2007
    Località
    Liguria
    Messaggi
    244
    Immagine:

    119,7 KB



    Immagine:

    93,95 KB



    Immagine:

    70,24 KB



    Immagine:

    97,16 KB


    tav II finita!!!!
    Michele

  6. #6
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Mar 2007
    Località
    Liguria
    Messaggi
    244
    da 136 a 139

    ARTICOLO III.
    Secondo periodo della fortificazione moderna.
    Inizio del fronte poligonale; piazze forti a piccolo campo trincerato

    SEZIONE I.
    Inizio della fortificazione poligonale


    136. Cause che influirono sul passaggio dall'uno all'altro periodo. Furono specialmente economiche e politiche, e fra queste ultime si debbono annoverare la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche.
    Nel corso del secolo XVIII gli eserciti cominciarono ad essere formati per coscrizione e risultarono più numerosi dell'epoca precedente; alla tattica lineare si sostituì quella a colonne; la strategia acquistò sempre più importanza fino a superare di gran lungo la tattica. Di conseguenza apparve il bisogno di fortificazioni estese per dare appoggio ai grossi eserciti, e questi conferirono alle fortificazioni un carattere offensivo, ossia spinsero la loro azione al di là della portata delle bocche da fuoco, di cui esse erano armate. Ciò permise di diminuire il numero dei punti fortificati.
    137. Le armi impiegate erano alquanto migliorate rispetto a quello dei secoli XVII e XVIII, per quanto riguarda gittata, potenza e precisione di tiro; si generalizzò l'uso dei proiettili scoppianti, e vennero adottati per la difesa delle coste del grossi obici pel tiro a granata contro le navi, detti obici cannoni o cannoni-obici . A meno che non si trattasse di un assedio, raramente si conducevano in campagna pezzi di un calibro superiore a quello da 12, per il quale la gittata massima era di 3700 m. e la penetrazione della palla di m. 2,50.
    I cannoni più potenti da 24 e da 32 libbre avevano la gittata massima di 4000 m. e la loro palla una penetrazione di m. 3,60 circa nella terra ordinaria, la granata lanciata dagli obici a grande gittata aveva una penetrazione di m. 2,70 ed un raggio di scoppio di m. 2,00. Quindi le grossezze di parapetto adottate dalla scuola italiana, e mantenute dalla francese nel profili di fortificazione permanente, poterono essere conservate nel periodo di storia del quale si tratta.
    L'artiglieria continuava a poter battere in breccia da lontano soltanto i muri di scarpa non defilati alla vista, ossia quelli alti; per gli altri doveva stabilirsi sullo spalto o sulle opere addizionali esterne, dopo conquistate.
    Durante e dopo le guerre napoleoniche si adottarono e si diffusero i fucili a fulminante ) in sostituzione di quelli a bacinetto ed a pietra focaia, col che si ebbe maggior sicurezza di effetto, maggior celerità di tiro e, col perfezionamento continuo delle fabbricazioni, maggior precisione di tiro. La gittata massima dei fucili ordinari divenne di 1000 m. circa, e la penetrazione della palla nella terra ordinaria giunse fino a m. 0,35.
    138. Modificazioni introdotte nelle fortificazioni: principali autori innovatori. Dopo tre secoli di incontestato dominio, il sistema bastionato trovò un fierissimo avversario nel Montalembert il quale, benché francese, fu demolitore della scuola francese, principale sostenitrice di quel sistema.
    Le idee innovatrici del Montalembert, combattute strenuamente dagli ingegneri militari francesi ed italiani, fedeli alle tradizioni scolastiche, ebbero il vanto di un tardo trionfo e furono adottate dal nemici della Francia, i quali avevano visto (dalle esperienze delle guerre napoleoniche) comprovato coi fatti la giustizia delle critiche mosse da quel grande ingegno alle fortificazioni dei suoi tempi e del suo paese.
    Prima però di cedere il campo, il sistema bastionato dovette subire delle trasformazioni radicali, dei perfezionamenti, nel tracciato e nel profilo, per adattarsi alle condizioni di attacco ed alla nuova tattica, e si è esposto già al § 122 il tracciato dello Chasseloup, ultimo sforzo ingegnoso per adattare forme antiquate a nuovi principi. Questo tracciato fu il primo passo in Francia alle piazze con opere staccate, rappresentate in esso dai rivellini avanzati al piede dello spalto del corpo di piazza .
    Piazze simili, con opere staccate, s'erano adottate già in Germania, anche con la fortificazione poligonale, anzi per effetto di essa.
    Dunque per tutto il periodo che qui si considererà brevemente, cioè dal principio del nostro secolo al 1860 circa, periodo di grande attività per le nazioni europee, sistemate politicamente dopo la Dichiarazione di Vienna, si veggono in confronto, in lotta, ed in uso promiscuo, il sistema bastionato e quello poligonale.
    Verranno ore esposte con qualche particolare le idee del MONTALEMBERT, propugnatore del sistema poligonale nuovo per la Francia e si esporranno delle costruzioni speciali del CARNOT, del DUFOUR, dello CHOUMARA, dell'HAXO, che prepararono l`adozione delle piazze ad opere staccate e cinta continua attorno al nucleo.
    139. Montalembert e la fortificazione poligonale. Montalembert fa i seguenti appunti critici al fronte bastionato :
    1° i bastioni sono veri nidi di proiettili, perché nessun colpo ad essi diretti va perduto; le loro facce sono soggette ai tiri di infilata e talvolta anche a quelli di rovescio dei colpi lunghi diretti alla faccia od al fianco opposto;
    2° I fianchi sono difettosi, perché incrociano i loro fuochi sulla capitale del fronte e quindi il lato esterno riesce relativamente corto rispetto alla Linea di difesa: di più, sono facilmente infilabili;
    3° la cortina e la tanaglia sono quasi inutili per l'esistenza del rivellino antistante, che maschera i loro fuochi;
    4° Il fronte manca di ricovero (difetto questo indipendente dal sistema);
    5° un fronte non è al sicuro da un attacco di viva forza, perché, rovinati i fianchi, il fiancheggiamento dei fossi viene a mancare; e la magistrale è troppo sviluppata relativamente al fronte che occupa
    I principi propugnati dal Montalembert, per evitare questi inconvenienti, consistettero essenzialmente nei seguenti:
    1° sostituire i tracciati tanagliato e poligonale al bastionato;
    2° fondare la forza delle fortificazioni sull'impiego di artiglierie in casamatte ben costrutte ed in modo che le artiglierie potessero agire sia nell'attacco lontano che in quello vicino;
    3° costruire solidi trinceramenti interni, o preparare difese successive.
    Dapprima Montalembert cominciò con lo studiare il modo di rendere utilizzabili i fronti bastionati esistenti con l'aggiunta di molte casamatte.
    Poi propose un tracciato tanagliato, da lui detto perpendicolare, e la Fig. 55, Tav. VI indica come egli intendesse di sostituirlo al tracciato bastionato. Era costituito dal corpo di piazza, da una controguardia generale, e dalla strada coperta, con ampie piazze d'armi rientranti, con ridotto. I fossi dovevano essere tutti acquei. Fu facile ai suoi avversari di dimostrare i gravi inconvenienti di questo sistema, nel quale l'azione lontana era molto diminuita e le facce risultavano molto più esposte all'infilata che nel sistema, da lui criticato.
    Michele

  7. #7
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Mar 2007
    Località
    Liguria
    Messaggi
    244
    <font color="red">continua a:</font id="red"> http://www.milistory.net/forumtopic.asp?TOPIC_ID=4530

    [DOCUMENTI] Fortificazione permanente(4a parte)
    Michele

Permessi di scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice [VIDEO] è Disattivato
  • Il codice HTML è Disattivato