Le quattro giornate di Napoli è un film drammatico del 1962 diretto da Nanni Loy.
Con Gian Maria Volonté, Aldo Giuffré, Lea Massari, Jean Sorel, Georges Wilson.
Il film, ispirato al libro di Aldo De Jaco La città insorge: le quattro giornate di Napoli del 1956, fu prodotto da Goffredo Lombardo e fu candidato all'Oscar nel 1962 come miglior film straniero e per la sceneggiatura. Il film è dedicato al dodicenne, medaglia d'oro al valor militare, Gennaro Capuozzo.[attachment=0:b92lctdv]napoli.jpg[/attachment:b92lctdv]
Trama,da Wikipedia.Il film descrive la rivolta popolare scoppiata a Napoli spontaneamente a seguito della fucilazione di alcuni marinai italiani il 28 settembre del 1943 e che in quattro giorni sconfisse e mise in fuga i tedeschi dalla città prima dell'arrivo degli alleati. Il film è corale e vi si mescolano singoli episodi e personaggi popolari protagonisti della rivolta. Dai ragazzi fuggiti dal riformatorio per unirsi all'insurrezione al piccolo Gennarino Capuozzo che muore sulle barricate a tanti altri personaggi, tra i quali va ricordato Adolfo Pansini.
Sebbene il film sia ambientato a Napoli, alcune scene sono state girate a Salerno (ad esempio, lo stadio "del Vomero" noto oggi come Stadio Arturo Collana, che si vede nelle sequenze, presso cui effettivamente avvenne il rastrellamento dei napoletani, in realtà era lo stadio Donato Vestuti di Salerno con l'antistante piazza).
Il "Panzer tedesco" e il cannone visibili sullo schermo sono in realtà di origine alleata: si tratta infatti di un M47 Patton americano (riconoscibile dal freno di bocca e con tanto di mitragliatrice Browning M1919, cal. 0.30 ovvero 7,62 mm. sulla sommità della torretta) e di un pezzo controcarro da 25 libbre inglese. Verosimilmente nel 1962 entrambi erano in uso presso l'Esercito Italiano, anche se in torretta l'M47 montava preferibilmente la Browning cal. 0.50 (12,7mm).E' un ottimo film corale e ben recitato.Lo spettatore e' coinvolto nelle scene piu' drammatiche recitate in dialetto napoletano, ben comprensibile e anche fiorito di motti e comiche esclamazioni, tipiche della generosa gente campana.Resta da verificare se sul piano storico, la rivolta fu effettivamente una rivolta corale oppure un insieme di episodi
che, vista la vicinanza degli Alleati,portarono i nazisti a mollare la citta', a prescindere dalla resistenza.In ogni caso un film da vedere e meditare e nel caso,approfondire.
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