Citazione Originariamente Scritto da Waffen
Favolose foto, un destino tragico quello della Giulio Cesare ceduto alla Russia e infine affondata misteriosamente nel porto di sebastopoli, per causa di una esplosione non ancora ben chiarita.Cè chi attribuisce cio' ad un attacco degli uomini Gamma della decima Mas,vendicatosi per aver ceduto la Nave per eccellenza della Regia Marina, un disonore troppo grande.Ma ciò sono solo leggende.

http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Ces ... _battaglia)

Ps incrementerei anche io con un libretto personale di un imbarcato che aveva partecipato ad azioni di guerra nel mediterraneo, ma pultroppo è andato perso nella spazzatura un anno fa, madri che fanno pulizie.....
AAARGGHHHH!!!! Ma, vabbè, dai, la Mamma è sempre la Mamma!!!

Stò leggendo il meraviglioso libro di Libero Accini, "Organizzazione Bianco - Missione in Liguria(1944) ed. Mursia 1969.
Accini, giornalista ed ex ufficiale della R.M., si paracadutò nel cuore delle linee nazi-fascista nell'entroterra ligure per creare una colonna di appoggio alle azioni di sabotaggio e guerra dei partigiani e degli Alleati.

Nel III Capitolo, "Off Limit", pag 49, narra di quando era imbarcato sulla nave militarizzata "Mocenigo".
Riporto testualmente quanto egli scrive su ciò che gli venne narrato da alcuni ufficiali circa ciò che avvenne sulla Giulio Cesare nella fatidica data dell'8 settembre:

" (......) Infine si riprende il mare e sulla nave militarizzata gli ufficiali mi raccontano le strane vicende accadute sulla nave Giulio Cesare l'8 settembre. Una storia, a dire il vero, non proprio edificante ai fini della compattezza della Marina Italiana. Il comandante della corazzata era stato rinserrato dai marinai in cabina, agli arresti. Un ufficiale venne costretto a pilotare la nave, senza una rotta stabilita. Una parte dell'equipaggio avrebbe voluto unirsi alle poche navi restate al Nord. Una minoranza invece voleva raggiungere la flotta italiana al Sud. Ora prevaleva una tesi, ora l'altra e, andando a zigzag, scortata dal cacciatorpediniere Sagittario, la Giulio Cesare giunse infine davanti a Taranto. Alcuni pensavano di dover spianare i cannoni contro la città e bombardarla, altri erano di parere contrario. Infine la nave entrò in porto. Con il comandante finalmente libero, tutto rientrò nella noramlità. L'ufficiale che la gente della Giulio Cesare aveva costretto a guidare la nave fece il suo rapporto. Si cercò di convincerlo ch'egli aveva sognato, che niente di quel che riferiva era accaduto. Mi pare sia stato internato in una casa di salute e lasciato libero soltanto quando dichiarò che effettivamente aveva fatto un sogno, un brutto sogno. L'ufficiale del quale non ricordo il nome, era stato ospite della Mocenigo, dove aveva narrato la vicenda occorsagli."