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da 144 a 149
144. Carnot per migliorare le piazze esistenti in Francia propose tre nuovi tracciati di fortificazione, chiamati a ritorni offensivi, perché appropriato ad un`energica difesa esterna da lui propugnata. Tali tracciati, di cui uno è bastionato e gli altri due sono tanagliati, non vennero mai applicati; ma furono invece attuate alcune sue proposte, inerenti ai tracciati stessi, fra cui specialmente quelle delle batterie casamattate di mortai, del rivestimenti staccati e dello spalto in contropendenza. Con queste proposte egli tendeva a rianimare la difesa, basandola sulle ripetute sortite, combinate con una grande quantità* di tiri arcuati diretti centro gli assedianti, che fossero già* pervenuti dagli spalti della piazza.
145. Casamatte per mortai (v. A nella Fig. 58, Tav. VI). Sono situate dietro ad un muro isolato a alto m. 12,00, dal quale esse si trovano separate da un fosso largo m. 7,00 e profondo m. 4,00. Ciascuna casamatta è per 2 mortai; è larga m. 6,00, lunga m. 14,00 ed alta m. 5,00 internamente; è aperta alle due estremità* ed è coperta da una volta cilindrica grossa m. 1,00, rinforzata da uno strato di terra grosso m. 2,00. I piedritti intermedi fra casamatte adiacenti, sono grossi m. 1,00, e quelle estremi 1,20#61624;1,50 (vedi in D Fig. 58 la pianta di una serie di casamatte). Il muro copre le casamatte dalla vista, e le difende dalle schegge di proiettili che fossero scoppiati sul terrapieno anteriore.
Carnot aveva proposto che le sue casamatte fossero costruite sui bastioni, presso alla loro gola, e così il tiro areato dei mortai, passando al di sopra del ramparo dei bastioni stessi, avrebbe potuto avere efficace azione sullo spalto antistante. Si e detto poi che le adottò lo Chasseloup nel suo forte (v. § 122), e si vedranno impiegate nelle fortificazioni federali .
146. Rivestimenti staccati. Il profilo di ramparo col muro di rivestimento di scarpa staccato (v. B in Fig. 5
è conosciuto col nome di profilo alla Carnot, nonostante che esso sia una riproduzione di quanto aveva gia proposto il Martini e quindi il Montalembert. Nel muro sono praticate feritoie per battere con tiri radenti il fosso, ed a tale uopo è lasciato dietro al muro un piccolo passaggio, detto cammino di ronda.
147. Spalto in contropendenza. E` rappresentato in C dalla Fig. 58 citata. Per riparare poi il muro di scarpa, che con simile spalto riusciva scoperto, il Carnot costrusse talvolta sul fondo del fosso una controguardia b di terra. Questa specie di spalto doveva facilitare le sortite e rendere malagevole all'attaccante la costruzione ed il defilamento delle trincee; fu impiegato in alcune fortificazioni delle città* federate, ma non molto diffuse, perché riuscivano facile all'avversario le sorprese ; di più, i muri, erano scoperti o, se protetti da coprifaccia, questi creavano angoli morti.
148. Casamatte alla Dufour. Sono delle casamatte alla Carnot modificate così: la larghezza di m. 8,00 di ogni casamatta originale per 2 mortai era eccessiva, ed obbligava a fare le volte a sesto ribassato, perché la costruzione non fosse vista e colpita facilmente dall'avversario Dufour ridusse le casamatte ad un mortaio e poté fare la volta a tutto sesto, con sguincio aperto infuori per favorire i tiri in arcata di queste artiglierie speciali (Fig. 59, Tav. VI); pose una linea di fuoco di fucileria sulla copertura di terra e semplificò il muro frontale, rendendolo più stabile.
149. Proposte dello Choumara. In un suo libro pubblicato nel 1827 a Parigi , lo Choumara combatté il sistema bastionato, e si mostrò partigiano dell'abolizione di grande parte delle opere esterne, per lasciare più libero il campo di tiro alle artiglierie della cinta.
Ma ciò specialmente che rimase di lui è la proclamazione di due principi, caratteristici della fortificazione attuale e che si possono cosi enunciare:
1) dell'indipendenza delta linea di fuoco dalla magistrale;
2) della mobilità* delle artiglierie durante le operazioni della difesa (nell'assedio) e del rimaneggiamento dei terrapieni.
L'indipendenza della linea di fuoco dalla magistrale si ha facendo quella non parallela a questa, e con ciò si possono raggiungere i seguenti, od alcuno dei seguenti, risultati:
1° poter installare su alcuni tratti di ramparo un numero di bocche da fuoco maggiore di quello che comporterebbe lo sviluppo della magistrale;
2° poter dirigere tiri in settori indifesi;
3° impedire, con l'allontanare il parapetto dalla scarpa dei punti dove è più facile l`apertura della breccia, che la caduta del muro di scarpa tragga con se il franamento di tutto il ramparo;
4° sottrarre il ramparo di una faccia, o di un fianco, dall`infilata, senza alterare le forme geometriche del tracciato ;
5° applicare meglio la fortificazione al terreno, il che trova largo impiego specialmente nella fortificazione di montagna. Le Fig. 60 e 61, Tav. VI, offrono due esempi di tracciati alla Choumara, applicati ad un bastione e cortina, e presa dall'opera del DE ZASTROW .
L'importanza del secondo principio apparirà* da tutto quanto si dirà* in seguito per il passaggio dal primo periodo della fortificazione contemporanea al secondo periodo, od alla fortificazione
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