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Il forte Tomba era collocato in aperta campagna, a circa 700 metri oltre il borgo di Tomba, presso l'abitato di San Giacomo della Rogna. Era situato a cavaliere del rettifilo della strada postale per Ostiglia, che obbligava ad aggirarlo, prendendola con tiri d'infilata e di fianco.
Nel secondo dopoguerra (primi anni Cinquanta), per dare lavoro ai disoccupati, vennero completamente spianate le opere di terra del forte, colmando il fosso. Negli anni successivi la distruzione proseguì con lo sventramento del ridotto, per rettificare la strada proveniente da Ostiglia. Negli anni Novanta, si è ulteriormente peggiorata la situazione d'intorno, in prossimità del ridotto, con la costruzione dello svincolo della Tangenziale Sud.
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Assieme a "fortificazioni" abbiamo voluto quindi controllare lo stato in cui versa. Come potete vedere facilmente il forte è ora attraversato dalla SS12.
In questa prima parte daremo uno sguardo sulla parte di destra.
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Era il forte maggiormente armato della prima linea. Il Forte Tomba è simile, per impianto architettonico e caratteristiche tecnico-logistiche, ai forti Lugagnano e Dossobuono. ( questa infatti è la pianta di Forte Lugagnano). Se ne distingue, tuttavia, per le maggiori dimensioni d'insieme. È diversa anche la poligonale di base del forte, a lunetta con fianchi obliqui.
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In questa simulazione , possiamo vedere dove e come si dovevano trovare le strutture del forte ora demolite.
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Il forte è stato costruito tra il 1860 e il 1861 e il suo nome era "Werk Stadion". Poi dopo il 1866 fu chiamato Forte Tomba. Durante la campagna del 1866 fu armato in modo notevole.
Qualche dato : 6 cannoni ad anima rigata da 9 cm a retrocarica, 6 cannoni ad anima liscia da 9,5 cm ad avancarica, 20 cannoni di diverso calibro ad anima liscia, 2 mortai
Presidio di guerra: 375 fanti, 72 artiglieri
Presidio di emergenza: 616 uomini
Riserve di munizioni: 52.500 kg di polveri
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Allora è arrivato il momento di osservalo da vicino : ad esempio possiamo notare il tufo a opus poligonale
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All'interno ovviamente non esiste più il secondo piano, ma possiamo osservare le dimensioni dei muri e della copertura.
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E' invaso da una quantità notevole di detriti.
Nel corridoio ad esempio, possiamo vedere come il sedimento arriva alla fila di feritoie del primo piano.
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Eppure anche se distrutto , forte Tomba conserva un certo fascino regalandoci la possibilità di vedere le tecniche costruttive dell'epoca : le masse murarie di pietrame, le volte di laterizio.
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Abbandoniamo quindi questa parte del Forte e prossimamente affronteremo la visita della parte sinistra, nella speranza che ci regali qualche altra sorpresa essendo in concessione al circolo sportivo F.T.A.S.E
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