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Re: Museo Storica della Liberazione di Lucca:lo vedro' mai ?
come leggete in calce non solo il solo ad avere dei dubbi !!
Rubriche : lettere alla gazzetta
Museo storico della Liberazione, chi fuor li maggior tui?
domenica, 12 agosto 2012, 11:28
Pubblichiamo un interventi sul museo storico della Liberazione scritto da Sante Ghizzardi e, contemporaneamente, lanciamo un appello a chi può fornirci notizie in merito:
Illuminante! Il geom. Franco Lombardi, direttore generale del Museo, già dipendente comunale oggi, credo, in pensione, sosteneva di aver investito 70 mila euro di soldi propri per la ristrutturazione del locali di Palazzo Guinigi dov'è ubicato il Museo e ne chiedeva il rimborso al Comune. Questi lavori sono stati fatti con un progetto di lavori pubblici approvato dalla Soprintendenza e dal Comune? Le fattura delle Ditte ed Imprese che vi hanno lavorato a chi sono intestate e da chi sono state pagate? Quando è stata costituita l’Associazione amici del Museo Storico della Liberazione? Con atto pubblico o scrittura privata? Marchini, che dice di aver pagato la quota di Assoarma, era presente? Quando è stato nominato il Comitato direttivo del Museo, composto da Lombardi, Giannasi e Viola, Marchini era stato invitato, era presente?
IL MUSEO STORICO DELLA LIBERAZIONE POCO DEMOCRATICO
Il 6 e 7 maggio 2012 i cittadini di Lucca si sono recati alle urne per eleggere il sindaco ed il consiglio comunale.
Il 3 maggio la giunta Favilla, con ultimo colpo di coda, ha adottato la delibera n. 87, con la quale, richiamando la propria delibera n. 2 del 04/01/2012, dà atto che il Museo Storico della Liberazione di Lucca “è stato gestito, senza spese per l’Amministrazione, da un Comitato composto da rappresentati del F.I.V.L. (Federazione Italiana Volontari delle Libertà) e dal C.E.D. (Centro Educazione Democratica)”.
Nel colpo di coda si è volutamente omesso che il Comitato individuato dalla precedente delibera era composto, oltre che dai predetti F.I.V. L. e C.E.D., anche dal Consiglio Assoarma di Lucca, in rappresentanza di tutte le Associazioni d’Arma della Provincia ad anche dell’aggregata A.N.C.R. (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) che ha donato al Museo della Liberazione numerose armi successive al 1919.
Il sindaco uscente Favilla e soci, col colpo di coda a tre giorni dall’elezione che li ha mandati a casa, hanno “cacciato” dal Comitato di gestione del Museo della Liberazione il Consiglio Provinciale Permanente Assoarma di Lucca, per la vendicativa memoria dell’opposizione di quest’ultimo alla scempio che si voleva fare del Parco delle Rimembranza per costruirvi l’ellisse di ridicola memoria.
Oggi anche questo progetto, come il sindaco Favilla, è stato “bocciato” da chi tutela l’integrità storica, architettonica e morale della nostra città.
Sul sito web “Amici del Museo Storico delle Liberazione di Lucca” si legge “Il Comitato direttivo del Museo Storico della Liberazione di Lucca è composto dal direttore generale Franco Lombardi; dal direttore scientifico Dr. Andrea Giannasi; dal coordinatore Col. Viola.
Il Museo è opera dell’Associazione amici del Museo Storico della Liberazione.
L’egida e il patrocinio sono del Comune di Lucca.”
Con quale metodo democratico si è costituita l’associazione “Amici del Museo”?
Di quale provenienza sono i “ fondi autonomamente reperiti” ed i “mezzi propri” investiti per il recupero dei locali comunali al piano terreno del Palazzo Guinigi?
Esiste una convenzione, una contabilità di questi fondi extra bilancio o un domani qualcuno potrà legittimamente reclamarne il rimborso, ponendo il Comune in serio imbarazzo?
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