[HELP] Qualche informazione...

[molla2]

Salve a tutti... volevo proporvi un quesito che mi porto dietro dalle vacanze estive. Facendo il mio solito "bunker-searching-tour" qua e la per la Sicilia mi è sorto i seguente dubbio:

Come noto le coste siciliane sono costellate da innumerevoli bunkerini buttati un po ovunque lungo le coste alla bella vista di tutti, ma ciò che non si può vedere è l'organizzazione "mlitare" che stava dietro a questi. In particolare:

-Chi erano i soldati posti a presidio? Che ruolo avevano nell'esercito?
-Ogni bunkerino quanti soldati aveva dentro?
-Quanto tempo ci stavano dentro?
-Come i arrivavano i soldati nei vari bunker?
-Per il cibo come facevano?
-Come comunicavano con i bunker vicini? E con il comando?
-La gente comune poteva avvicinarsi a un bunker o era zona off-limits?
-Cosa doveva fare un soldato nel bunker? E cosa faceva in realtà? Doveva fissare l'orizzonte per ore e ore in posizione immobile o poteva uscire, girovagare nei dintorni andare a chiacchierare con quello/i del bunker vicino o con qualche pastore/contadino dei dintorni?

Grazie per l'attenzione... ciao!!!

[Decca]

Ciao Molla2,
mi dispiace non essere molto di aiuto nello specifico, ma l'argomento interessa anche me.

Anche se riguarda le torri telemetriche cerco di darti uno un piccolo punto di partenza con una foto del Cavallino ( già inserita nel forum ) e una trascrizione ( anche questa già inserita nel forum) della piazza di Taranto. Vediamo se riportando in cima questo post qualcuno è in grado di darti una mano.


[attachment=0:8ms3441w]CaPadovan.jpg[/attachment:8ms3441w]
Ritrae l'ora di pranzo , si vede il furgoncino dei viveri e il personale della torre telemetrica che consuma il pranzo sulle gavette di alluminio. Siamo nel 1940. Il posto a Cavallino è nella zona dove sono presenti anche le varie batterie e i bunker che abbiamo già visto nei vari post.



Completamento del Personale alla Tabella di Pace della difesa e sulle Torpediniere della difesa mobile.
Al segnale di allarme il Comando del Deposito C.R.E dovrà inviare a quello della Difesa il personale mancante a completare la tabella di pace della stessa, e completerà pure il personale sulle torpediniere della Difesa mobile.

Servizio di scoperta e riconoscimento al largo
E' disimpegnato dal Semaforo e stazione di riconoscimento di Capo S.Vito e dalla Stazione di vedetta e di riconoscimento di Punta Rondinella. Detti posti semaforici , in caso di interruzione nelle comunicazioni telegrafiche e telefoniche , si serviranno della Stazione di segnalazione di Castel Sant'Angelo quale intermediaria per comunicare col Comando della Piazza.
La stazione di vedetta e di riconoscimento di Punta Rondinella verrà mobilitata col capo-posto e semaforisti sottordini designati dal ruolo di mobilitazione e con due timonieri o marinai forniti dal locale Deposito del C.R.E ove faranno ritorno al giungere dei richiamati nel caso di mobilitazione generale. Il comando della Difesa curerà di inviare sul posto tutto il personale destinato alla Stazione di riconoscimento . Il capo posto prima di raggiungere la destinazione ritirerà dal Comando in Capo il plico riservato.

Servizio Sanitario
E' disimpegnato presso tutte le opere foranee da medici della R.Marina ed infermieri del C.R.E muniti dell'occorrente per le prime medicature. Essi dovranno subito recarsi sul galleggiante ove risiede la Difesa Marittima, per raggiungere la propria destinazione con i mezzi che trasportano il personale di essa.
Per le opere di San Paolo il personale sanitario è provveduto dalla Difesa stessa.
L'ufficiale medico del R.Esercito continuerà nel suo servizio ordinario per le truppe che rimangono in città.
La direzione Generale dell'Arsenale metterà a disposizione della Direzione di sanità in mezzo adatto per trasportare dalle opere foranee alla città i feriti e gli ammalati più gravi , per i quali non fossero utilizzabili le ordinarie comunicazioni giornaliere in appresso indicate.

Servizio dei viveri
La Direzione di Commissariato Militare Marittimo disporrà subito per la formazione alle opere di S.Vito, Saint-Bon , San Paolo , S.Pietro e Archita di un deposito di cinque giorni di viveri di riserva (carne in conserva e galletta) per il personale della R.Marina ivi distaccato. Per le truppe del R.Esercito detta riserva è costruita dalla sola carne in conserva già depositata presso le opere.
Quotidianamente saranno inviati a S.Vito Saint-Bon , S.Paolo e S.Pietro i viveri occorrenti per la giornata nel modo appresso indicato dalle norme riguardanti il servizio dei trasporti.
I viveri per le batterie Archita e Punta Rondinella verranno recapitati per via Terra.

[molla2]

Grazie, almeno su qualcosa si è fatta chiarezza!

[Festungsartillerie]

Ciao Molla2,
mi dispiace non essere molto di aiuto nello specifico, ma l'argomento interessa anche me.

Interessa molto anche me. Domande apparentemente molto semplici forse, le cui risposte possiamo magari intuirle vagamente, ma a cui è in realtà spesso molto difficile dare risposte precise, "scientifiche" e fondate nella realtà storica. E che io applicherei non solo ai bunker della 2° G.M., ma anche alle fortificazioni di altre epoche. Purtroppo i libri sull'argomento tralasciano troppo spesso l'importanza dell'elemento umano dentro quelle costruzioni di cemento/acciao. Qualcosa si potrebbe sapere dai diari, dalla memorialistica dei combattenti. Nel caso dei bunker della 2° G.M., ci sarebbe, ancora per un po' di tempo, la possibilità di saperne qualcosa direttamente dai reduci, se mai qualcuno fosse interessato a intervistarli su questi argomenti a torto considerati "minori". Nel caso di fortificazioni di epoche precedenti, ovviamente questa possibilità non c'è più...