
Originariamente Scritto da
massarosa

Originariamente Scritto da
spadon

Originariamente Scritto da
franz
come nemico secolare intendi lo Stato Pontificio e i suoi Capi di Stato vero? Dall'epoca dei Longobardi è sempre stato il soglio di Pietro a non volere l'Unità d'Italia.......
Lo stato Pontificio era interessato tenere i propri dominii come daltronde ogni legittimo sovrano i cui territori si estendevano sulla penisola. In realtà l'unità d'Italia all'epoca non la voleva nessuno, al giorno d'oggi è difficile da credere ma è così.
Sono d'accordo; è un dato di fatto che gli aderenti ai movimenti patriottici e in ultima analisi unificatori, erano una estrema minoranza. Forse dire che l'unità non era voluta da nessuno è un po' un'estremizzazione, probabilmente più che non volerla la maggioranza era in qualche modo "disinteressata", se non proprio disinformata.
Il fatto è che spesso mancavano i presupposti per gettare le basi di un movimento nazional-patriottico su larga scala. Ad esempio uno dei fattori unificanti di un paese è la lingua - nel nostro caso l'italiano - che però perfino all'inizio dell'1900 non era parlato correttamente da tutto il paese, figuriamoci alla metà del 1800 (tanto che spesso gli emigranti, che provenivano da tutta Italia, quando si trovavano tutti insieme, per esempio a New York, a volte non si capivano bene tra di loro).
Un altro fattore può essere l'alfabetizzazione. Se è pur vero che la pura lotta e il lavoro "pesante" può essere fatto efficacemente dalle masse, lo sviluppo teorico di un sentimento nazionalistico e dei valori patriottici, nonchè la sua diffusione su larga scala, deve essere necessariamente fatto da persone di una certa levatura culturale. L'alfabetizzazione in Italia alla metà del 1800 (e anche molto dopo) era scarsa, molto più bassa che nella maggior parte degli altri paesi occidentali. Questo ovviamente impediva da una parte un numero rilevante di persone colte che si potevano dedicare alla causa, dall'altra la diffusione di opuscoli e pamphlet era limitata dalla scarsa conoscenza della lingua italiana da parte della grande massa del popolo.
Poi c'è da considerare le semplici differenze politiche e anche culturali che intercorrevano tra diversi stati della penisola. La regione era rimasta sostanzialmente divisa per centinaia di anni e ogni zona aveva sviluppato una propria cultura a tutti i livelli - artistico e letterario per esempio -; forme politiche proprie - governi più liberali o reazionari - e a volte una sorta di storica "inimicizia" con altri stati....