Anche io nel tempo mi son fatto l'idea che nel dopoguerra non siano stati prodotti gusci di M33.

E faccio una semplice considerazione numerica: se è vero che avevamo "8 milioni di baionette" dovevamo avere anche 8 milioni di elmetti, anzi sicuramente di più.

Ammesso che per eventi bellici ne siano spariti la metà, ne restano sempre diversi milioni.

Nel dopoguerra l'esercito italiano non ha mai superato le trecentomila unità.
Gli elmetti sono stati utilizzati e riutilizzati, per cui senz'altro ce ne sono sempre stati in abbondanza.

Sono stati prodotti sicuramente gli accessori, cerchi e rivetti per rimontarle, cuffie e via dicendo, perché queste erano le parti che si deterioraravano; i soggoli in tela come sappiamo.

Ritengo ci sia stata una produzione di 33 leggermente diversi, con i bordi un po' più svasati del normale, negli anni 80.
Dico questo perché ne ho visti qualcuno, ogni tanto, ma stupidamente non me ne sono procurato nessuno: me n'era capitato uno due o tre mesi fa, lo vendevano due militari ma volli tirare un po' troppo sul prezzo, pochi spiccioli a dir la verità; più per principio che per i soldi non ci trovammo d'accordo; era in ottime condizioni, quasi nuovo, ed era ripeto leggermente diverso dai normali 33.

Del resto anche gli americani, che certamente dal punto di vista economico non erano nelle nostre condizioni, appena avvenuta la resa del Giappone cancellarono tutti i contratti di produzione del M1.
Produzione che riprese solo nel 1951-1952 per via della guerra in Corea.
Poi cessò di nuovo e nonostante il Vietnam e nonostante che gli M1 vennero distribuiti un po' dovunque nel mondo, il fabbisogno fu soddisfatto fino agli anni 70 inoltrati; le produzioni finali, anni 80-90 furono numericamente non troppo imponenti e in buona parte destinati all'esportazione.

Quindi è legittimo pensare che anche per l'Esercito Italiano non ci sia stato bisogno di produrne di nuovi.