Innanzitutto complimenti per l'articolo: hai dato una panoramica molto esaustiva, ma precisa ed interessante sul reparto.
In ordine al precedente commento sul libro di Kurowski, tradotto in italiano, sono contento di sapere che non solo io ho trovato la traduzione a dir poco pessima!
L'ho confrontata con il testo in inglese (a sua volta tradotto dal tedesco, che però non conosco) e mi sento di dire che, seppur grammaticalmente corretta, è l'esatta 'fotocopia' del testo in italiano. Direte voi "grazie, è una traduzione", ma aggiungo che nelle traduzioni è data licenza di adattare il testo allo stile, alla forma ed alle regole di base di sintassi relative alla lingua in cui si traduce (e non è un caso che anche l'opera del traduttore è soggetta alla tutela del diritto d'autore, quale opera d'ingegno, separatamente dallo scritto in lingua originale). Oltre alla traduzione, poi, ho notato alcuni errori, specialmente di natura cronologica ed Comunque, al di là di tutto ed avendo in mente i 'limiti' di quest'opera, è uno dei pochi libri che, genericità a parte (che comunque non caratterizza tutto il libro), fornisce un quadro abbastanza completo dei Brandenburger, che almeno per la storiografia del nostro Paese sono un argomento (ancora) 'ignoto'!
Riguardo al fatto che i tedeschi abbiano utilizzato pochissimo le Forze Speciali, non sono pienamente d'accordo.
A mio avviso, la differenza rispetto agli altri Paesi belligeranti non riguarda tanto la 'quantitàì, quanto piuttosto il modo con cui tali forze sono state impiegate: gli Alleati (e mi riferisco ad americani ed inglesi) hanno fatto un uso delle Forze Speciali più su 'larga scala', nel senso che non di rado sono state coinvolte in operazioni più complesse e numericamente più importanti (es. il raid su St. Nazaire del '42) man a mano che le sorti della guerra volgevano a loro favore, mentre i tedeschi (per l'Italia va fatto un discorso a parte!) le hanno sfruttate più che altro per veri e propri colpi di mano, piccole azioni, che comunque hanno avuto un senso nell'ambito di una strategia più ampia. E non è un caso che gli inglesi abbiano inizialmente utilizzato queste forze per azioni circoscritte, proprio come hanno fatto i tedeschi, potendosi poi permettere il 'privilegio' di impiegarle in un numero maggiore di occasioni, fino al punto che, a partire dalla Campagna d'Italia, reparti di Commandos vennero aggregati un po' come avanguardie alle forze tradizionali. Non bisogna poi sottovalutare un altro fatto: gli inglesi in primis, hanno dato vita ad un numero di Forze Speciali maggiore rispetto a quelle dei Paesi dell'Asse. Commandos (al cui interno la lista di unità è assai variegata), S.A.S., L.R.D.G., S.B.S., RAF COmmandos, etc. (tralasciando le molte 'Forces' create dall'OSS), hanno visto coinvolto un elevato numero di uomini e di conseguenza è stato possibile impiegare queste forze per un numero di missioni sicuramente maggiore rispetto ai rivali tedeschi, le cui Forze Speciali si contano sulle dita di una mano (Brandenburger, K-Verbande, SS-Jagdverbande e KG-200). Considerato poi che sia le K-Verbande che il KG-200 sono nate nel '44, è ovvio che il numero di missioni complessive appaia inferiore rispetto a quello delle compiute dalle analoghe forze nemiche.
Infine, nutro qualche riserva anche sullo scarso successo dei servizi tedeschi, Abwehr per primo...ma non mi dilungo oltre, altrimenti, oltre ad annoiare qualcuno, vado anche fuori topic![]()



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