Citazione Originariamente Scritto da marpo
Vecchia foto ma bella. L'elmetto e' il ceko M.30 arrivato in Abissinia probabilmente con
le armi pesanti. C'e' di piu', assieme a questi elmetti arrivarono anche elmetti Berndorfer
sicuramente ricondizionati in Cecoslovacchia, del tipo con l'aereazione cupolare. Ve ne
era uno al vecchio Museo dell'Africa in Roma negli anni '60, dipinto in marrone rossiccio. PaoloM
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Grazie della dritta Marpo! Non sapevo dei Berndorfer...
Anni or sono durante un ricovero in ospedale ebbi la ventura di avere per qualche tempo come compagno di stanza un "venerando vegliardo" non saprei definirlo meglio.
Era un ex- milite PAI di stanza in A.O. e rimasto in servizio sotto l' occupazione inglese dal '41 al rimpatrio nel dopoguerra per la protezione dei ns. coloni laggiù.
Tra le traversie vissute e sommmariamente raccontatemi - era sinceramente stupito di trovare un giovane interessato a quell' epopea dimenticata - la presenza di quegli elmetti cechi, riutilizzati non dai militari privi di tutto sul fronte, ma dal personale del Governatorato che vi si pavoneggiava nelle - certamente più sicure - strade di Addis Abeba!
Un' altra, per dire la storia (riportata di terza mano) di una nave civile nipponica giunta in AO con un carico di pneumatici di misura diversa da quelli necessari ai nostri automezzi e dunque inutili.
Quei marinai avevano però a bordo per la difesa del bastimento un paio di mitra "col calcio in legno e di cal. 7.7 come le munizioni usate dalla ns. Aeronautica" e pensarono bene di metterle all' asta al miglior offerente (pagamento in sterline-oro) tra gli ufficiali italiani frequentanti l' albergo dove erano ospitati. Difformemente ad ogni regolamento, per quanto ne so...