Condivido in toto Vexillifer.
Questo lo spunto per questa mia riflessione su i due modi di interpretare la vita e quindi il collezionismo: l'avere e l'essere. Si scontrano secondo me due filosofie diametralmente opposte di collezionismo, quello di farlo a scopo sociale e quello a scopo meramente egoistico. La mia idea di collezionismo, che credo sia la più diffusa, è cercare e raccogliere oggetti e testimonianze di una determinata tematica con lo scopo di preservarle e valorizzarle proprio facendole conoscere, condividendone le peculiarità e le storie. Quanto bello è mostrare e parlare degli oggetti della tua passione con chiunque dimostri interesse?
L'altro modo è quello dell'egoista, e ce ne sono più di quanto si pensi, di lui si sa poco e di quello che colleziona ancor meno. Egli prova piacere come tutti i collezionisti ad ammirare gli oggetti interessati solo che non gli basta, come un amante malato e folle nessun altro deve vedere o possedere gli oggetti della sua malattia. E' una maniera di vivere ed essere triste, solitaria e meschina che nei casi più estremi porta a delinquere come credo, questo sia il caso.



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