Citazione Originariamente Scritto da Capitantrinchetto
Bello, secondo me non è il lavoro di un prigioniero ma il ricordo, "souvenir" che si è fabbricato un nostro soldato in qualche terra d'Oriente. Durante la Grande guerra piccoli e grandi contingenti dei nostri soldati furono schierati affianco di quelli dell'Intesa in diversi paesi. Questo secondo me è il ricordo che qualche fante decise di fermare nell'ottone del bossolo riportando, forse, l'elemento architettonico più caratterizzante della cultura musulmana, la moschea. Che poteva benissimo aver visto oltre che sulla "quarta sponda" e l'isola di Rodi, in terra d'Albania. Curiosa la pianta o albero su quella specie di vaso, non mi viene in mente nulla; per il momento
Si in effetti non ha molto senso che possa essere la mano di un prigioniero “orientale”, troppo tirata per i capelli come ipotesi e poi come sarebbe finito in una casa del nord Italia ? Sposo la tua ipotesi in toto, analisi più che giusta e la condivido, probabile souvenir di qualche nostro militare impiegato all’epoca in zone orientali o limitrofe.. Albania, Macedonia o chissà dove in Oriente; il lavoro eseguito è pregevole e implica una certa conoscenza di quei luoghi, vedi i dettagli della moschea o del minareto, presumo che l’esecutore possa aver avuto una discreta permanenza in zona o forse... ha copiato molto bene da qualche rivista dell’epoca