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Discussione: PASTRENGO (VR) - FORTE BENEDECK 1861

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    Re: PASTRENGO (VR) - FORTE BENEDECK 1861

    Diamo un nome e un volto al progettista di questo come degli altri tre forti del campo trincerato di Pastrengo: l'Ingegnere militare maggiore Daniel Salis-Soglio (1826-1919), uno dei principali esponenti dell'architettura militare del XIX secolo a livello europeo. Dopo la guerra del 1859 viene destinato nel veronese, con il compito di costruire alcuni dei principali forti della seconda cerchia esterna alla città, come il Dossobuono-Gisela & gemelli di cui abbiamo parlato largamente nel forum. Questo ampliamento si rende necessario a causa delle nuove, rivoluzionarie artiglierie rigate introdotte dai Francesi che aumentano esponenzialmente la gittata e la potenza dei pezzi.
    E' proprio con il concetto ben chiaro di sfruttare la potenzialità dei nuovi pezzi rigati, di cui si dota dal 1860-61 anche l'Austria, che Salis elabora la tipologia delle 4 opere di Pastrengo. Arriva nel piccolo paese nell'aprile 1861, con un entourage di 4 ufficiali del Genio che saranno ognuno i direttori esecutivi dei cantieri di ciascun forte. La richiesta di fortificare anche Pastrengo era stata avanzata già da Radetzky dopo la guerra del 1848, quando gli scontri ivi avvenuti avevano rivelato l'importanza del luogo, ma era stata bocciata per carenza di fondi. Ora diventava indilazionabile.
    Le opere di Pastrengo si riveleranno tra le più moderne del Quadrilatero. Definiti i punti dove costruire, vengono elaborate le mappe progettuali dei forti, viene definito l'appalto all'impresa edile costruttrice, quella del cavalier Trezza di Verona (vincitrice di numerosi degli appalti per le fortificazioni austriache tra il 1833 e il 1866).
    Sorge un contrasto tra Salis-Soglio e il Genio di Vienna, che deve dare l'approvazione finale: mentre per Salis il muro di scarpa deve essere allo stesso livello del glacis-piano di campagna, per il comando supremo va costruito un po' più alto.
    Salis risolve il conflitto con un audace atto d'insubordinazione, fregandosene delle direttive viennesi e costruendo secondo i suoi piani.
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