Dicevamo della modernità concettuale di questo forte rispetto agli altri contemporanei del Quadrilatero austriaco: vediamo subito un elemento presente solo in questo come negli altri 3 Forti di Pastrengo, una doppia traversa casamattata difensiva costruita sopra la copertura del ridotto, che doveva alloggiare e proteggere le artiglierie migliori di cui era dotata l'opera: due pezzi da 120 mm a retrocarica e canna rigata, il nuovo gioiello dell'artiglieria asburgica. Altri 4 pezzi dello stesso tipo ma di calibro 90 mm erano in batteria nelle vicine postazioni scoperte in barbetta.
Secondo il progetto originale di Salis-Soglio questa doppia traversa casamattata doveva integrare una nuova, rivoluzionaria corazzatura metallica della parte frontale, basata su traversine ferroviarie. Purtroppo a Vienna questa parte del progetto venne bocciata per contenere i già esorbitanti costi, e così fu costruita con la consueta tecnica in robusta muratura.
Pochi anni dopo, nel 1864, a Peschiera del Garda si riuscì finalmente a costruire un forte che integrava questa tecnica di corazzatura delle casamatte, il Monte Croce, uno dei primi esempi in Europa di scudatura metallica di una fortificazione.
(Abbiamo parlato del Monte Croce qui: viewtopic.php?f=84&t=38539&hilit=monte+croce )



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