Il film in se non è nulla di speciale, una commediola ispirata all' omonimo spettacolo di rivista potrato al successo da Totò e legato alla grande popolarità acquisita dai film di Tarzan interpretati nel secondo dopoguerra dall' ex-nuotatore Johnny Weissmuller.
Tre avventurieri per far ereditare all' uomo selvaggio l' eredità del padre esploratore morto in africa, lo arruolano suo malgrado nei "Superparacadutisti delle Nazioni Associate", ciò da vita a divertenti gag, prima fra tutte la maschera antigas indossata al contrario, per la disperazione dell' istruttore, l' attore Galeazzo Benti, non nuovo a ruoli da militare anglosassone dai tempi del film "Bengasi".
Interessante notare come dotazioni fossero identiche a quelle usate in quegli anni dall' ancora embrionale Centro Studi sul Paracadutismo, che in seguito evolverà nel Centro Militare Paracadutismo: MAB, casco da carrista mod.35, trequarti da lancio kaki-oliva, paracadute IF 41. Persino gli aerei sono i vecchi SM 82 MARSUPIALE color alluminio antimimetico, come usava nel dopoguerra.



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