Nel 1941/1942 varie riviste a grande tiratura annunciavano il prossimo inizio delle riprese di un film di guerra di ambientazione aeronautica, ispirato ai voli di bombardamento effettuati all' inizio del conflitto da Ettore Muti con speciali velivoli SM82 a grande autonomia. Le azioni, effettuate contro obiettivi strategici nel medio oriente (una fra tutte il bombardamento dei depositi petroliferi di Haifa) partendo dalle isole dell' Egeo italiano, valsero al gerarca romagnolo medaglie ed onorificenze. Il film aveva lunghe scene di volo, così per non distogliere i pochi e preziosi SM82 dai voli di rifornimento e trasporto su tutti i fronti, vennero allestiti a Cinecittà due simulacri in legno perfetti in ogni dettaglio, perchè basati su disegni originali della ditta produttrice. Uno era la copia dell' aereo completo, in grado di far girare le eliche e rullare sul campo, l' altro era il doppione della sola carlinga, per le scene all' interno del velivolo. Il film ebbe vita stentata e travagliata, anzitutto per la rimozione del gerarca dalla carica di Segretario del PNF, poi con l' inizio dei bombardamenti alleati e la sfavorevole piega presa dalla guerra, poteva essere controproducente esaltare il bombardamento, infine dopo il 25 luglio e la soppressione in circostanze oscure di Muti da parte dei carabinieri su ordine di Badoglio. Sul progettato film calò il silenzio, ma i due simulacri in legno rimasero a Cinecittà.



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