La bergamasca durante il secondo conflitto mondiale non venne mai toccata dai bombardamenti a tappeto che martoriarono diverse città italiane, questa quiete purtroppo si interrompe il 6 luglio del 1944.
Dalmine, paese della bergamasca, ospitava e ospita ancora oggi una acciaieria; la acciaieria è stata inaugurata nel primo dopoguerra ed era tenuta molto di conto sia economicamente che politicamente tanto che un giovane Mussolini la visitò ben due volte, nel 1919 e nel 1924.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale l'acciaieria iniziò a produrre munizioni per l'industria belliica, dopo l'8 settembre la produzione venne cordinata dai tedeschi e tutt'oggi non si sa con certezza cosa venne prodotto in quel periodo, c'è chi parla di grosse bocche da fuoco, chi di panzerfaust, chi di razzi aria-aria per la caccia tedesca e chi addirittura di componenti per V1 e V2.
Uno scorcio aereo della acciaieria
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Il 6 luglio del 1944, i B17 del 99th Bombardment Groups e del 463^ si alzano in volo con il target di "Bergamo steel works", alle 11.02 iniziò il bombardamento e una pioggia di fuoco cadde sulla acciaieria e su Dalmine.
L'allarme antiaereo non suonò e tutti gli operai al momento del bombardamento erano al loro posto, sul perchè ci sono diverse versioni c'è chi parla di sabotaggio partigiano e chi dice che furono i tedeschi che, non volendo interrompere la produzione, obbligarono gli operai a restare.
278 persone perirono sotto il bombardamento e più di 800 furono i feriti, due settimane dopo queste tragici fatti la produzione riprese.
Alcune foto durante e dopo il bombardamento
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Qui sotto alcuni miei documenti d'epoca riguardo l'accaduto
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