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Discussione: Film:I duellanti

  1. #1
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    Film:I duellanti

    Ho provato a cercare ma non mi sembra già presentato questo bel film che si potrà rivedre in tv su RAI MOVIE domenica in seconda serata (ore 23 ca.)
    Trama del film I duellanti:
    A Strasburgo, nel 1800, mentre Napoleone è Console, il tenente Gabriel Féraud ferisce gravemente in duello il nipote del sindaco e il gen. Treillard incarica il tenente Armand d'Hubert di notificare al collega gli arresti domiciliari. D'Hubert compie il suo dovere mentre Féraud si trova nel salotto di Madame de Lionne; ne provoca l'ira e una sfida a duello. Vincitore, Armand si trova invischiato in un codice d'onore che lo vuole o assassino o cadavere., D'Hubert vorrebbe chiudere la partita, Anche perché è legato sentimentalmente ad Adèle, ma, come gli dice un amico, l'unica via d'uscita sarebbe di ottenere una promozione essendo proibiti i duelli tra ufficiali di diverso grado. Stranamente i due, trascinati dalle campagne napoleoniche, si trovano nel 1801 ad Augsburg, nel 1806 a Lubecca, nel 1812 in Russia, nel 1814 a Tours e nel 1816 a Parigi, di pari passo capitani, colonnelli, generali. Dopo la Restaurazione, essendosi sposato con Laura, Armand D'Hubert si trova in grado di intervenire a favore dell'avversario - bonapartista anche durante i Cento Giorni - e impedirne segretamente l'esecuzione capitale. Féraud lo raggiunge e lo sfida nuovamente. Questa volta Armand lo riduce alla propria mercè e, condannandolo a vivere, rompe finalmente la catena che lo legava ad uno stupido codice di malinteso onore.

    REGIA: Ridley Scott
    SCENEGGIATURA: Gerald Vaughan-Hughes
    ATTORI:
    Keith Carradine, Harvey Keitel, Albert Finney, Edward Fox, Cristina Raines, Robert Stephens, Diana Quick, Tom Conti, Alun Armstrong, Meg Wynn Owen, Jenny Runacre, Pete Postlethwaite, Gay Hamilton, John McEnery, Alan Webb

    - - - Aggiornato - - -

    CRITICA:
    "Premiato come opera prima a Cannes '77, questo film da una parte ripresenta l'interessante scrittore polacco-inglese Joseph Conrad (1857-1924), non per la prima volta sfruttato dallo schermo (es. "Lord Jim") e da un'altra parte segna l'esordio lusinghiero del 39enne R. Scott, già scenografo della BBC e brillante autore di 'spots' pubblicitari. Il lavoro si impone più per le scenografie e le minute ricostruzioni dei costumi dell'epoca che non per profonde visioni critiche delle pagine storiche cui allude. Molto simile al famoso 'Barry Lindon' di Kubrick per la stupenda fotografia, ne è del tutto diverso per interessi. Favola morale, questo film è un dramma di un uomo, Armand d'Hubert, che dalla fatalità viene contro voglia trascinato a un doppio replicato duello: quello contro l'irriducibile Féraud e quello contro il 'Codice d'onore militare che personalmente trova irrazionale, crudele, disumano. Non manca, inoltre, l'accenno alla lotta interiore che il protagonista si trova a dover compiere per non scendere al livello dell'animalesca animosità del rivale. La condanna del regista per il duello è chiarissima nell'insieme della sua opera. " ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 84, 197"Ricordiamo a questo proposito (il duello) la posizione tradizionale della Chiesa cattolica: il duello è condannato in nome del 5 comandamento di Dio: 'Non uccidere'. Il duello implica un 'accordo preventivo' per regolare un conflitto tra 'due singoli'; non si confonde né con la 'rissa' che sorge spontanea né con lo 'scontro singolare', organizzato allo scopo di evitare un maggiore spargimento di sangue (David e Golia - gli Orazi e Curiazi). Il duello non può fare appello alla 'legittima difesa' che presuppone una ingiusta aggressione e la necessità di respingerla 'immediatamente'. Dai tempi del Concilio di Trento, la Chiesa riprova 'questo uso detestabile e scomunica chiunque prende parte a un duello o lo favorisce o lo permette sulle proprie terre, sia esso principe, re o imperatore'. Pio IX, nella Bolla 'Apostolica sedis' ne fa una scomunica riservata al Sovrano Pontefice e incorsa ipso facto da 'coloro che si battono in duello o semplicemente lo provocano o l'accettano; tutti i loro complici, coloro che aiutano o favoriscono i duellanti che assistono al duello di proposito inteso, che lo permettono o non lo impediscono potendolo' . Il Codice di Diritto Canonico (art. 2351) ha conservato le medesime pene e precisa che si deve rifiutare la sepoltura ecclesiastica ai duellanti morti in duello o in seguito alle ferite ricevute, a meno che prima di morire non abbiano dato segno di pentimento (art. 1240, 1 e 4)." (Pierre D'André, "Roc", n. 39, 1977)"Un prodotto di alta qualità che rinfresca il cuore e gli occhi. " (Michel Perez, 'Les Nouvelles Littéraires')"A prima vista 'I duellanti' sembra essere stato realizzato con le cadute di 'Barry Lyndon' e de 'La marchesa d'O'. Ma Ridley Scott ha preso il meglio dell'uno e:dell'altro, vale a dire che il suo film possiede e la qualità letteraria di quello di Rohmer e la bellezza plastica di quello di Kubrick" (Philippe Tesson, 'L'express')

    LOCANDINA
    sven hassel
    duri a morire

  2. #2
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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  3. #3
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    Visto casualmente la settimana scorsa.
    Fin da i primi fotogrammi mi ha conquistato ed appassionato. Un film che non conoscevo, un film bello come pochi ho visto recentemente.
    Cerco foto, lettere, cartoline e materiale in genere della brigata Abruzzi, specie se del 58° reggimento. Il periodo di riferimento è quello dalla guerra italo-turca alla Grande Guerra.
    Sarò molto grato anche a chi mi darà informazioni e riferimenti letterari della stessa.
    Grazie.
    Giacomo

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