Io detesto le ricorrenze celebrate a comando allo scadere fatidico degli anniversari, in cui molti personaggi senza arte nč parte si improvvisano interessati a eventi come la Grande Guerra, il Risorgimento, ecc. E appunto, ovviamente, fioriscono comitati (d'affari) che con il pretesto della cultura e della storia cercano di spartirsi il bottino. Un vero trionfo di ipocrisia e cialtroneria, come č avvenuto gią nel 2011 in modo lampante con la scusa delle celebrazioni risorgimentali.
Ma del resto, i nostri sfoghi a nulla serviranno, ed č anche vero che in mezzo allo squallore qualcosa di positivo emergerą sicuramente: se da un lato ci saranno gli incompetenti, i profittatori, dall'altro lato qualche storico potrebbe essere aiutato a pubblicare qualcosa di valido, qualche mostra valida, qualche convegno interessante ne verrą fuori; per cui cerco di cogliere quello di buono ci sarą...