Un film di Giuseppe Varlotta.
Con Francesco Baccini, Monica Mana, Serena Grandi, Bebo Storti, Camillo Grassi, Andrea G. Pinketts, Eva Maria Cischino
Drammatico, durata 92' min. - Italia 2008.
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Un film sulla Resistenza in forma di favola non si era mai visto. Bislacca e a basso costo con una decina di feroci SS che, doppiati, parlano in tedesco senza sottotitoli, comandati da un ufficiale, panzone, truce e decoratissimo in rastrellamento sui monti dell'Astigiano dove tutti, contadini e pastori, parlano un italiano accademico senza sbagliare un congiuntivo. Intorno alla piccola Zoè, una galleria di figure stravaganti: un partigiano solitario a zonzo in elegante pastrano di pelle con fucile; un parroco cupissimo; un matto silenzioso che si tira dietro un cassone di vimini; un tipo ambiguo un po' pedofilo che fa la spia per i nazi; una madre che piange un figlio ucciso dal primo all'ultimo minuto, mentre i tre fratellini ruzzano come se la guerra non ci fosse; un principe decaduto che sproloquia; una col velo da sposa, impazzita dal dolore ma col rossetto intatto; una sequenza onirica in cui tutti resuscitano e danzano; molti insetti; una giornata interminabile col sole sempre alto. Montaggio illogico e flashback in BN a casaccio. Così strampalato che suscita curiosità. Fotografia (preziosa): Piero Basso. Scritto e prodotto dal regista per l'Ass. Cult. Kabiria.

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