Jacobs non fu un caso isolato,in Italia ci furono moltissimi altri militari tedeschi che disertarono e decisero spontaneamente di collaborare con i partigiani contro i nazisti.
Purtroppo la storia ufficiale si e' occupata pochissimo di questo argomento e la documentazione non e' facilmente acessibile,in pratica sembra un argomento un po' scottante,non pagante,per tutti,con cio' reperire informazioni e foto di questi protagonisti non e' cosa facile.
Si sa' per certo che battaglione composto da disertori tedeschi austriaci e cecoslovacchi si formo' nel sud tirolo-il Freies Deutschland Bataillon-questi tedeschi combatterono a fianco dei partigiani della divisione Val Carnia,in seguito collaborarono con gli alleati per la cattura dei criminali di guerra nazisti.
Difficile dire con precisione quanti militari tedeschi disertarono per combattere il nazismo in Italia,so' per certo che solo nella provincia spezzina dove ci fu il caso Jacobs,si poterono contare circa 400 disertori tedeschi aggregati alle formazioni partigiane,molti di essi non vollero piu' combattere,usare armi,decisero di combattere aiutando i partigiani in altri modi,trasporto e cura dei feriti,trasporto munizioni o in mille altri modi,altri invece decisero di continuare a combattere con le armi contro l'ingiustizia nazista,purtroppo solo poche foto di questi disertori/ribelli sono giunte sino a noi.
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Un altro caso abbastanza conosciuto e' quello del sottuficiale della Luftwaffe Hans Schmidt,nato a Berlino nel 1914 e fucilato in italia nel 1944,insieme ai suoi camerati Erwin Schlunder,Erwin Bucher,Karl-Heunz Schrever e Martin Koch.A tutti loro e' stata concessa la cittadinanza onoraria del comune di Albinea in una solenne cerimonia avvenuta nel 1995,fu presente anche la figlia di Hans Schimitd,Eva Watchkow.
Essi erano di stanza ad Albinea/Reggio Emilia,e da molti mesi collaborarono con i partigiani,fornendo loro armi e informazioni,segnalando anche gli ufficiali tedeschi che si erano resi protagonisti di crimini contro la popolazione civile,tenevano un rapporto fraterno con la popolazione e forse fu questo che li fece scoprire,furono tutti fucilati,essi oggi riposano nel cimitero militare tedesco di Costermano sul lago di Garda.In germania figurano come caduti in combatimento.
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Un altro caso famoso fu quello dello scrittore antinazista Alfred Andersch,che diserto' per unirsi ai partigiani che lo protessero fino all'arrivo degli alleati,Alfred ebbe molti problemi quando rientro' in germania a guerra finita.
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Concludo,e spero di non avervi annoiato,dicendo che nel film qui' presentato,io personalmente non trovo nulla di buonismo nessun argomento scottante di cui non si possa parlare o per cui i tempi non siano ancora maturi.
Ci sono ben altre storie "buoniste" che andrebbe la pena di approfondire e raccontare,la storia dei 5 amici del film e' una storia plausibile,credibile,non ho idea se essa abbia preso spunto da fatti realmente accaduti o sia di pura fantasia,ma trovo il film ben fatto,curato molto nei particolari storici,uniformi armi ecc,e condivido quanti altri hanno gia' detto,cioe' anche i tedeschi riescono a fare della fiction molto meglio di noi.....e fuori discussione che anche in germania,forse e sicuramente piu' di noi,devono ancora fare i conti con il loro recente passato,e non sempre ci riescono.
I tedeschi furono allo stesso tempo vittime e complici dei crimini nazisti,e con questo grande fardello che si devono confrontare,ma molti preferiscono dimenticare,trovo questo assolutamento sbagliato.
riguardo ai disertori tedeschi che collaborarono e combatterono contro il nazismo, ritengo di scarsa importanza il fatto che la loro decisione sia scaturita da un atto di resistenza alla consapevolezza del carattere criminale della guerra di annientamento nazista, o per motivi personali. Tutti coloro che hanno rifiutato l'ingiustizia di quella guerra meritano un riconoscimento.
Ciao Max

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