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Utente registrato
Pezzo bellissimo bello e in patina veramente invidiabile ( come tutti i tuoi pezzi) ciaoooo
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Da quanto tempo e' "uscito" ?.....magari anche la zona (Torinese e' poco preciso..).
Un saluto.
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Moderatore
Ciao,
l'unica immagine -a me- nota di velivoli italiani con insegna di testa di Capo Indiano è quella relativa ad un Pomilio P della 38^ Squadriglia, che però non mi risulta avesse in dotazione né Bleriot (fu costituita nel dicembre 1916 a Torino -città dove questo casco è stato messo in vendita anni or sono in un mercatino- e mobilitata nei primi del '17 in Zona di Guerra, mentre i Bleriot erano stati radiati dalla Z.G. a metà del '15), né Aviatik, né SAML; la dotazione della 38^ fu: Farman-Fiat, Savoia-Pomilio S.P.2 ed S.P.3, S.I.A. 7b1 e S.I.A. 7b2 e infine i Pomilio P, PE e PD.
L'immagine da me citata la trovi a pag 190 del fondamentale "I Reparti dell'Aviazione Italiana nella Grande Guerra" di R. Gentilli e P. Varriale - Uff. Storico dell'A.M.
Ciò ovviamente non vuol dire che forse il possessore del tuo casco non avesse scelto l'immagine come insegna personale e sia appartenuto ad una delle Squadriglie da Ricognizione che vanno dalla 16^ alla 68^ e dalla 101^ alla 139^; poi da questi Reparti dovresti fare un lavoro di scrematura in base ai velivoli che montavano ed anche alle date delle azioni e delle località cui l'aviatore prese parte, dati che costituiscono un bell'aiuto nella ricerca;
ciò fatto, con i nominativi degli equipaggi dei probabili reparti , tentare di dare un nome al militare, sottufficiale od ufficiale, pilota od osservatore che fosse....Un lavoro non breve, non semplice ma sicuramente stimolante!
Quanto alla data specifica del 19.06.18 potrebbe semplicemente fare riferimento al fatto che il possessore del casco fosse in volo operativo in quella storica data per la nostra Aviazione Militare, come evidentemente era in azione nelle altre riportate; in alternativa, potrebbe essere un omaggio al sacrificio dell'Asso degli Assi italiani.
Peraltro, dalle testimonianze di chi era in volo con Baracca, il suo gregario d'ala ten. Franco Osnago, dai rapporti di volo dei piloti austriaci e delle truppe di terra che assistettero o dichiararono di esser state testimoni oculari del fatto e dai diari storici dei Reparti d'aviazione dei due schieramenti, in quel fatidico momento di quel giorno sul Montello non risultano esservi stati velivoli ricognitori in volo.
Bel cimelio!
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Grazie Icarus per le preziose informazioni.
Dalla tua stesura deduco una grande competenza in questa materia, cosa che io non ho assolutamente.
Proverò a cimentami come hai spiegato ma sinceramente al momento non saprei nemmeno come iniziare e dove trovare tutta la storia dei reparti
che tu hai citato.
Vedremo gli sviluppi futuri
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