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Gli alpini son fatti così
GLI ALPINI SON FATTI COSI'
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Siamo i muli della "naja"
più ci bastonano, più si va,
se non c'è il fieno, si mangia la paja,
basta che il basto sia ben legà.
Perchè se il conducente l' è bestia,
il basto gira e il carico va
a rotolare per le pagliere,
e il povero mulo el va giù.
E quando è morto, ci tagliano
l' unghia con la matricola,
da mandare a quelli che grattano
la carta, sul tavolo laggiù.
E quello scrive in bella:
"L' è morto un mulo qualunque
numero centuno cinquecentocinque".
E poi ci mette un bel timbro
e la fregatura l' è fatta.
Bevi ti che bevo anca mi
gli alpini son fatti così.
E poi, e poi c' è il Generale
che vuole vederci in gran lusso,
dice al maggiore che siamo
la banda degli ascari negri,
e non un reparto inquadrà.
L' è male, l' è male, l' è male,
l' è male, Signor Generale !
Gli alpini son fatti così.
Bevi ti che bevo anca mi
gli alpini son fatti così.
Ma se ne volete dei morti
per concimare l' alloro,
ve ne daremo: siam qua.
Ma morire da stupidi, no;
morire secondo la regola,
regolamento alla mano,
no, e poi no, e poi no.
Lasciateci far delle sbornie
cantar, rubar le galline,
gridar con la "Benemerita",
scappare a trovar l' amorosa.
Poi diteci: "Quella è la quota"
Avanti per la Madonna,
metà non si torna mai più...
Ma gli altri faranno una sbornia
di vino, di canti e di gloria.
Torna chi torna, ma poi
si dirà che trionfa la penna;
che sempre trionfa il "Mandrone"
che l' è il più gran "Battaglione".
Bevi ti che bevo anca mi
gli alpini son fatti così...
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Canzone alpina di autore ignoto.
Pubblicata su:
IL LAMBELLO - QUINDICINALE DEGLI UNIVERSITARI FASCISTI DEL PIEMONTE
Anno V° Numero 15/16, 10-25 giugno 1941 - XIX° E.F.
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