Paolone, complimenti per l' arma lunga!
Il Moisin Nagant 91/30 è un' arma che mi ha sempre attratto dal punto di vista della bellezza estetica. Mia figlia, che allora era una bambina e che possedeva pure uno spiccato senso estetico, posta dinnazi all' enorme bacheca del Museo della Guerra di Rovereto (quella intendo dire delle armi lunghe) ed interpellata su quale fucile si sarebbe portata a casa se gliene fosse stata data la possibilità*, sventagliò con lo sguardo il contenuto e nel giro di 5 secondi sparò un: "quello!" sonoro come uno schiocco di frusta, tanta era la sua convinzione. Si trattava di un esemplare che pareva uscito allora di officina con una cassa incredibile di legno rosso lucido, pareva - ma credo impossibile - ciliegio trattato ad alcool e olio di gomito. Lo so, sarò un sentimentale datato e sorpassato, ma quell' immagine da allora non mi abbandona.
Pensa che la fanciulla, che non è mai stata una fruitrice di film bellici, e nonostante gli anni trascorsi da quella visita, si è sorbita completamente la pellicola "Il Nemico alle Porte" solo perchè c' era come attore protagonista il Moisin. Ed io mi sono preso fra una cosa e l' altra da parentucoli vari la patente da guerrafondaio. Non lo sono e comunque non mi frega niente.
Eh! Queste son soddisfazioni!
Dico io.
Ciao
Bruno "baffobruno"