La storia di Cezembre è molto particolare. Sono Gianluca Di Feo, l'autore dell'articolo che avete riportato, e sono appena stato lì. Ormai ho tanto materiale su quel reparto, che prima è stato schierato a Cancale e poi trasferito nell'isola-bunker. Adesso sono riuscito anche a recuperare una decina di foto dei nostri marinai scattate dagli americani dopo la resa. Ma mi mancano i nomi…
Il loro comportamento è molto controverso. I tedeschi attribuiscono alla guarnigione italiana la responsabilità della resa e lo hanno dichiarato anche agli americani, come riportano i documenti trasmessi dal comando statunitense. Ma non credo pienamente a questa versione. Di sicuro, però, qualcosa è successo durante i bombardamenti. Almeno due italiani hanno disertato e raggiunto la costa a nuoto, forse facendo sosta negli atolli intermedi. Altri - circa trenta - vennero trasferiti sulle Channel Islands (dove c'era un distaccamento di soldati italiani, trasferiti lì a inizio 1944) dalla motovedetta tedesca che arrivò a portare i soccorsi dopo l'inizio dell'assedio: non si capisce se erano feriti o se considerati poco affidabili. Il loro incarico - erano addetti a una batteria di cannoni antiaerei Vickers da 75 mm - potrebbe fare ipotizzare anche che siano stati feriti durante i raid. Quei cannoni risultano avere fatto fuoco anche durante i bombardamenti più pesanti di fine agosto, come testimoniano alcune immagini.
La resa finale sembra essere stata dettata dalla distruzione del dissalatore, anche se c'erano scorte d'acqua residue. Quando gli americani il 2 settembre 1944 stavano lanciando uno sbarco per espugnarla, hanno notato una bandiera bianca e mandato un'imbarcazione in avanscoperta. Il comandante tedesco ha dichiarato che fu la bandiera bianca esposta dagli italiani ad obbligarlo alla resa, ma questo contrasta con i messaggi radio che si è scambiato con il quartiere generale della Kriegsmarine sulle Channel Islands. Di sicuro, la cerimonia di resa avvenne separatamente. Da una parte il comandante tedesco, che fece il saluto nazista agli americani; dall'altra due ufficiali italiani con la divisa dei marò. Anche il trasferimento a terra fu condotto in fasi distinte e con destinazioni diverse per italiani e tedeschi.
I militari italiani fotografate dopo la resa indossano divise da marinai, solo un piccolo gruppo ha quelle dei marò ma tutti hanno il basco. So per certo che uno di loro era stato prima in servizio su un incrociatore della Regia Marina, come artigliere, e venne catturato a Trieste dopo l'8 settembre dai tedeschi. Nel campo di prigionia, decise di aderire alla Rsi dopo un discorso di Grossi che stava formando la divisione Atlantica: credo che gran parte fossero ex internati in Germania.
L'isola è stata studiata nei dettagli dagli ingegneri americani (ho recuperato le relazioni) e francesi, che nel dopoguerra l'hanno utilizzata come poligono per almeno quattro anni. I bunker infatti hanno resistito praticamente intatti ai bombardamenti. In estrema sintesi, contro Cezembre vennero scagliati 200 mila ordigni tra bombe d'aereo, granate d'artiglieria pesante e navale. Due corazzate britanniche l'hanno bersagliata per un intero giorno. E da terra gli americani hanno persino usato un semovente da 150 mm catturato ai tedeschi. Il volume di fuoco negli ultimi giorni era impressionante. Napalm e bombe dal cielo. Tre batterie statunitensi da terra, con 14 mila proiettili in un solo giorno. Il tutto con una grande copertura mediatica. Fu proprio la resistenza dell'isola a convincere il comando alleato a cambiare strategia: rinunciò ad attaccare le fortezze tedesche della costa meridionale atlantica e quelle delle Channel Islands, rimaste assediate fino al maggio 1945. E anche lì rimasero fino all'ultimo diverse unità della Rsi. Sulle quali continuo a cercare informazioni. Grazie. Gdf