Molti disertori tedeschi sono stati incoraggiati dai partigiani stessi. A volte partigiani attivamente aiutavano la diserzione. I disertori sono stati influenzati nella loro decisione dall'attività delle forze antifasciste , ha giocato una parte importante il fascino del paese e i contatti con le donne locali .
In Italia il numero di soldati tedeschi disertori aveva raggiunto notevoli dimensioni gia' nell'estate del 1944. Secondo un rapporto della polizia segreta nel luglio del 1944, nella zona di Civitella 721 soldati disertarono e circa la meta' si consegno' ai partigiani. Ci sono solo singoli documenti sulla frequenza delle diserzioni in Italia. Non esistono dati affidabili sulla dimensione della presenza di disertori tedeschi a fianco dei partigiani.
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Lo scrittore tedesco Alfred Andersch diserto' nell'aprile 1944 e si uni' ai partigiani,e dopo la guerra nel 1952 pubblico' il libro "le ciliegie della liberta'"
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Se la decisione di disertare è scaturita da un atto di resistenza o dalla consapevolezza del carattere criminale della guerra di annientamento nazista o per motivi personali, è di secondaria importanza. Tutti coloro che hanno rifiutato l'ingiustizia di quella guerra meritano a loro modo, un riconoscimento.
Opportunistiche interpretazioni hanno causato confusione nella società tedesca del dopoguerra e causato un profondo disprezzo nei confronti dei disertori. Fino agli anni 90 alle vedove dei disertori fu rifiutata la pensione. I governi federali devono aspettare fino al 2002 per riabilitare i disertori. Tuttavia, coloro che si sono uniti ai partigiani sono esclusi dalla riabilitazione come "traditori".Tutti coloro che combatterono contro i nazisti continuano ad essere considerati dei traditori.



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