andro' controcorrente ma a me e' piaciuto!

olmi e' olmi, nel bene o nel male, lo si ama o detesta

i dialoghi essenziali e i tempi lunghi ti fanno vivere la realta' e non la velocita' tipica dei "film" si percepisce il freddo, l'angoscia, la paura ... la ricostruzione e' bella e ben rappresentata, non era certo l'uniformologia e l'equipaggiamento il punto cardine, ma l'ambiente angusto, cupo, chiuso e claustrofobico di un bunker scavato sotto terra, l'angoscia dei pochissimi rumori notturni o l'occhieggiare da uno scudo che ti fa percepire la reale paura.

anche dal lato spettacolare e cinematografico i colpi di artiglieria sono ben rappresentati come l'ambiente innevato naturale

consideriamo che noi guardiamo con occhio critico e pronto a urlare scandalo per un dettaglio sfuggente forse non perfettamente ricostruito ma e' al pubblico di massa che ci si affaccia e si vuol rappresentare la tragedia della guerra e questo film a mio modo di vedere puo' colpire meglio di tanti altri, in fondo fare il classico film di azione condito dalla classica storiella con magari amore ecc. ecc. sarebbe stato troppo scontato e commerciale, qua si ha un buon compromesso per il fine che si voleva raggiungere.

anche la parte finale da' una discreta idea (anche con filmati originali) di cio' che e' stata la guerra sia per chi e' morto che per chi e' sopravissuto "e quindi morto due volte" come il titolo "torneranno i prati" noi appassionati possiamo capire guardando oggi i bellissimi alpeggi.

parere personale ma il film che noi cultori vorremmo utopisticamente vedere sarebbe impossibile da realizzare anche nel caso ci mettessimo tutti assieme, pensateci bene ...