Per quanto riguarda questa foto di appartenenti al 139° Bari, fotografati in ambiente tranquillo e verso la fine della guerra come testimoniano le loro uniformi senza controspallini, senza fasce mollettiere etc, etc. ... essi hanno il berretto in feltro g.v. costruito in due pezzi, calotta e visiera, che fu introdotto con l'entrata in guerra nel 1915.



Impropriamente è definito "cupolino" dai collezionisti (ma qui rischiamo di andare O.T. [incazz]). Esso deriva dall'uilizzo della calotta in feltro del cappello alpino alla quale fu aggiunta una visiera non in cuoio ma in "composizione pressata" rinforzata in tela.
Naturalmente anche il soggolo era della stessa composizione.
Non si può negare che era un copricapo elegante e per questo portato anche dagli ufficiali... Rimase in uso, a consumazione, anche dopo la guerra...
Il 139° insieme al gemello 140° ha combattuto "alla fronte Giulia" e durante l'offensiva austriaca del giugno 1918 c.d. battaglia del Solstizio arrestò l'inimico sulle posizioni di monte Asolone. Per questo motivo la sua bandiera fu decorata di medaglia d'argento al valor militare con la seguente motivazione:

«Con mirabile valore incrollabile tenacia e largo tributo di sangue arrestava e successivamente ricacciava una violenta e soverchiante irruzione nemica (M. Asolone, 15-24 giugno 191. - Già distintosi sul carso, resistendo, pur con forze assottigliate dalle durissima lotta, e aviolenti contrattacchi nemici (Carso - Quota 219-235, 6 giugno 1917)».

Queste le gloriose mostrine:



e questa una cartolina:



Un caro saluto

Fante 71 [][][]