Alla sfilata parteciparono in qualità di guardiani non solo militari tedeschi ma anche poliziotti italiani in divisa e in borghese, appartenenti alle varie milizie fasciste e - precettati per obbligo da parte di Kesselring e Maeltzer - militi PAI e finanzieri della Legione di Roma, ritenuti a ragione corpi infidi, favoreggiatori dei partigiani e non ultimo un buon luogo dove imboscarsi per i giovani che non intendevano rispondere ai bandi di arruolamento della RSI. L' intento era quello di "responsabilizzare" -ovvero rendere corresponsabili - PAI e GdiF della "Città Aperta", che facevano apertamente ostruzionismo al nuovo stato fascista.