ecco dove nasce la legenda......................forse il panzer c'è veramente..............o no?
sicuramente non affiora come dicono
http://www.bartolomeodimonaco.it/online/?p=798
ecco dove nasce la legenda......................forse il panzer c'è veramente..............o no?
sicuramente non affiora come dicono
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NUMMERI
di Trilussa 1944
Conterò poco, è vero, diceva l'Uno ar Zero
ma tu che vali?Gnente!
Sia ne l'azzione come ner pensiero rimani un coso voto e inconcrudente.
lo invece, se me metto a capofila de cinque zeri tale e quale a te,lo sai quanto divento? Centomila.
È questione de nummeri.E' quello che succede ar dittatore che cresce de potenza e de valore
più so' li zeri che je vanno appresso.
Salve a tutti, ho letto questo interessante post e vorrei ripercorrere le zone rivierasche del Po dove si son svolte le battaglie della guerra o dove si potrebbero rinvenire oggetti abbandonati. Io sono di Parma le zone più vicine sono Torricella di Sissa e Sacca di Colorno. Mi sapete indicare qualche zona interessante? Ringrazio anticipatamente e saluto.
Non vorrei smontari prima che tu inizi, però non immagini che negli ultimi settanta anni sia già stata fatta una pulizia notevole? E questo in due periodi: il primo a ridosso della guerra, quando la fame invogliava a raccogliere e riciclare tutto. Il secondo in tempi recenti, da quando è nata la "febbre" del M.D.
Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.
Forse il sistema migliore per trovare qualcosa è girare nelle vecchie stalle ed avere un po' d'occhio.......
Non vediamo la storia per come è ma per come siamo.
Come mai non ce ne sono foto?
esistono foto del Mostro di Lockness... e nessuno ha mai scattato foto alla torretta di un carro che emerge dal fiume?
boh...
Klaus, permettimi. Io sono originario del mantovano e quando ero piccolo (7-8 anni) mio zio mi portava con la sua lambretta a girare lungo il Po.Erano la fine degli anni '50.Non ricordo il giorno preciso, ma uno era un pomeriggio molto caldo d'estate, col Po in secca. Ebbene,in prossimita' di un ponte di barche, poco piu' verso est notammo quello che sembrava un palo della luce immerso nel fango. Niente di strano, li' per li', ma avvicinandoci, notammo l'inconfondibile sagoma di un cannone di carro armato e di una parte di torretta.Non avendo macchine fotografiche, all'epoca non diffuse come ora, osservammo e basta.Parlando poi con alcuni uomini
di San Benedetto Po (Mn) scoprimmo che cio' che avevamo visto era realmente cio' che rimaneva di uno di quei carri armati tedeschi che cercarono di guadare il fiume. A loro dire, non ve ne era uno solo ma non meno di cinque o sei in quel punto, probabilmente ancora con gli equipaggi all'interno. I tedeschi pare si fosseroillusi che il fango del Po avesse modo di sostenere il peso di un carro o di un semovente. A complicare le cose, in quel frangente, pare che vi fu un colossale attacco di P-51 Mustang dal cielo che in parte colpi' i mezzi tedeschi. Sebbene gia' dal 1945 il Po in quel punto ed in altri fosse stato dragato per via della notevole quantita'
di bombe inesplose, l'acqua del fiume stesso con i suoi gorghi imprevedibili,sabbie mobili e fango, periodicamente riportava in superficie reperti della ritirata tedesca, tanto che anche ora, a distanza di piu' lustri alcune cose vengono fuori come taniche, cassette di munizioni ecc.. Questo e' quanto per ora, ma potrei raccontartialtri aneddoti sul 'Grande Fiume', che non finisce mai di meravigliare, per chi lo conosce e lo rispetta.PaoloM
Pensavo che si parlasse di epoca odierna...
Mia bisnonna aveva una fattoria tra il Fiume Sile e il Piave...
Io non ci sono mai stato: è oggi di proprietà di lontani cugini di mio padre, che dal granturco sono passati alla coltivazione della soia... tempi moderni...
Però qualche ricordo di quel che affiorava di tanto in tanto lo sentivo ed un paio di elmetti malconci me li hanno regalati, quando ero bambino...
Parliamo di trenta/quaranta anni fa...
Oggi potrei sperare di vedere emergere uno scarpone, un elmo rugginoso o una baionetta... i ferri di un '91... ma torrette di carri, nel Po, che appaiano nei momenti di secca, per poi tornare nell'oblio... nel 2016, non me ne aspettavo...
Già nel 1952, con la fame di metalli dovuta alla Guerra di Corea molti relitti son diventati tombini, purtroppo...
Comunque non parliamo di un fiume amazzonico, ma di un corso d'acqua di un paese occidentale e moderno, mappato, magari di tratti navigabili, dunque forse l'ufficio del Magistrato del Po, oggi "autorità interregionale del Fiume Po" ne avrà conoscenza...
Quanto ai laghi e... ai fossi e pozzi di mezza Italia... chissà cosa nascondono e nasconderanno per secoli ancora...
Tra tutti... quello di Como e di Garda sono tra i più profondi, però...
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