Accludo altre informazioni desunte dai miei appunti dell' epoca.
__________________________________________________ __

Fonti:
1) R. Chiti-E. Lancia- DIZIONARIO DEL CINEMA ITALIANO. I FILM vol.1- DAL 1930 al 1944- Gremese Editore, Roma, 1993
2) A. Bernardini – ARCHIVIO INTERNAZIONALE DELLE OPERE AUDIOVISIVE_ IL CINEMA ITALIANO (Vol.2) -IL CINEMA SONORO 1930/1969- ANICA Edizioni, Roma, 1992.
3) STORIA MODELLISMO (rivista, annate 1977/1981)
4) AEROFAN (rivista, annate varie)
5) AA.VV. -DIMENSIONE CIELO- Edizioni Bizzarri, Roma, 1980
6) L. Langman/D.Ebner – ENCYCLOPEDIA OF AMERICAN SPY FILMS- Garland Publishing Inc., New York, 1990
7) CINEMA (rivista, annata 1943)
TEMPO (rivista, annata 1943)
9) FILM (rivista, annata 1943)
________________________________________________

Film girato negli stabilimenti Pisorno a Tirrenia.
L’ immaginaria società aeronautica ha il nome di “Officine Stella”, forse riferimento allo “stellone d’ Italia” ma anche ai motori stellari in uso sui velivoli.
Prima proiezione pubblica: 11/2/43.
__________________________________________________ ____

Lista delle recensioni divisa per autore/data di pubblicazione/testata:
Radice-17/7/43-Corriere della Sera; Vice-13/5/43-Il Mattino; Vice-15/10/43-Il Messaggero; Vice-16/10/43-La Tribuna; Meneghini-16/10/43-L’Osservatore Romano; Vice-16/10/43- Il Giornale d’ Italia; Vice-23/10/43-Film (n°43).
Dall’ esame delle recensioni appare evidente che il film ebbe una prima rapida uscita precedentemente al “ribaltone” del 25 luglio. Riapparve poi nelle sale della sola Rsi a metà ottobre, ciò spiegherebbe l’ assenza del visto censura.


__________________________________________________ ____________
Molti degli interpreti sono doppiati, con tutta probabilità ciò si rese necessario per adeguare i dialoghi a quanto avvenuto tra la caduta del fascismo, i 45 giorni di Badoglio e la confusa situazione creatasi in seguito (armistizio dell’ 8 settembre, disarmo del R.Esercito e occupazione nazista del centro-nord).
Segue lista comparata personaggi/ interpreti/ doppiatori.
Ing. Isp. Enzo Massa/ Enzo Fiermonte/ Giorgio Capecchi; Isa/ Eugenia Zareska/ Rosetta Calavetta; Il Dott. Hinkla/ Enzo Biliotti/ Amilcare Pettinelli; Cav. Pacileo/ Arturo Bragaglia/ Stefano Sibaldi; Ing. Pedro Alonso/ Augusto Marcacci/ ?; Direttore delle Officine Stella/ Guido Notari/ Giulio Panicali; Ermini/ Augusto Di Giovanni/ Luigi Pavese; Jackie il sabotatore/ Angelo Dessy/ Bruno Persa; Pablo/ Carlo Duse/ ?; Tommaso/ Bruno Smith/ ?; Un caposquadra del reparto collaudo/ Paolo Ferrara/ ?
__________________________________________________ _______

Nella scena dell’ arrivo di Fiermonte/Massa nel paese sudamericano si vede un aereo di linea dalla livrea argentata, teoricamente un Douglas DC 3 di una linea aerea civile statunitense. In realtà si tratta di un FIAT G 18, un bimotore di produzione nazionale, fortemente ispirato al velivolo americano quasi da esserne una copia non autorizzata, ma con gli scadenti motori FIAT A 74. Nel 1942/43 erano in servizio in Italia almeno due aerei passeggeri che avrebbero potuto figurare nel film: un DC 2 della compagnia di bandiera nazionale “ALA LITTORIA” e un DC 3 di preda bellica (ex- compagnia belga SABENA) catturato in Tunisia e riutilizzato dagli italiani, ma gli enti militari e civili che li avevano in carico non vollero concederne l’ uso alla produzione. Lo stesso dicasi per il biplano monomotore che appare nella scena dell’ inseguimento finale: nella pellicola originale americana si trattava di un aereo da turismo raro e molto lussuoso per l’ epoca, un biplano Curtiss ad abitacolo chiuso e due posti affiancati. Un esemplare dell’ aereo si trovava sull’ aeroporto Roma/Littorio (oggi Aeroporto dell’ Urbe) in quanto velivolo privato di proprietà dell’ Addetto Militare presso l’ Ambasciata Usa a Roma. Quando il personale diplomatico americano venne espulso all’ inizio del 1942 anche l’ ufficiale partì e l’ aereo venne requisito passando in uso al Presidente della R.U.N.A. (oggi Associazione degli Aeroclub d’ Italia) che, inutile dirlo, non volle separarsi dalla preziosa preda neanche il tempo di effettuare le riprese. Quindi in “Spie tra le eliche” fu utilizzato un più antiquato biplano italiano ad abitacolo scoperto e posti in tandem, probabilmente di produzione Caproni.
__________________________________________________ _____