Scusa Stefano ma non interpreto bene la tua risposta.

A prescindere dalla denominazione in cm o mm e dal numero mi pare che tu confermi la tipologia dei pezzi: 4 da 12 grc (o 120) e 8 (o 12) da 21 grc
Mi pare infatti di capire dal tuo discorso che, essendoci la movimentazione meccanica, gli obici sono superiori a 15 cm (o 150 mm) e quindi andiamo ai 21 grc ret

O non ho capito bene il discorso?

Purtroppo non ho immagini nè piante della batteria

Per quanto riguarda la contraerea cosa mi dici?


Lo scoppio del molo Pagliari avvenne alle ore 16 del 3 luglio 1916
una compagnia del II reggimento artiglieria da costa (quello della targa del forte Bastia ricordate?) trasbordava da alcune bettoline a carri ferroviari un carico di esplosivo e razzi sbarcato dal piroscafo CLIO.
All'improvviso da uno dei carri già* carico di razzi si sviluppo' un principio d'incendio: non essendoci disponibile (!) alcun mezzo di estinzione, gli artiglieri abbandonarono di corsa il pontile.
Intervenne allora il capitano di corvetta Lorenzo Gandolfo di servizio al vicino stabilimento di S. Bartolomeo con un centinaio di marinai, riorganizzò gli artiglieri e riuscì con una locomotiva ad allontanare 5 carri già* carichi di esplosivo mentre una pompa da incendio veniva messa in funzione.
In attesa che tornasse la locomotiva per allontanare altri carri l'ufficiale tentava di spingere in mare quelli già* incendiati.
Purtroppo nel giro di 20 minuti dal primo allarme avvenne l' esplosione che uccise almeno 150 uomini ed il coraggioso ufficiale (poi decorato con M.O.V.M. ed il cui intervento ridusse di molto l'entità* dello scoppio)
L'esplosione fortissima fu udita in tutta la città* e provocò panico tra la popolazione (eravamo in guerra) nonchè danni ai fabbricati prossimi (sradicò persino gli alberi del viale)

L'attuale molo Pagliari utilizzato tuttora per la movimentazione delle munizioni per la vicina polveriera di Valdilochi e le altre ancora presenti in zona (Aulla, Licciana)

Immagine:

132,24 KB