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da 205 a 210
nelle varie scansioni ho persodove inizia il paragrafo 209... cercherò di rcuperarlo nei prossimi giorni (il libro originale per fare il controllo è praticamente blindato in cassaforte!!!)
205. Le caratteristiche dei diversi modi di fiancheggiamento si possono cosi riassumere:
Il fiancheggiamento diretto:
1. obbliga alla dispendiosa costruzione della galleria di scarpa;
2. E` effettuabile con la sola fucileria, della quale non si utilizza tutta la portata;
3. richiede numeroso personale;
4. Se l`avversario apre la breccia nella scarpa, viene ivi appunto, e dove è più necessario, a mancare l'azione fiancheggiante, perché colla scarpa cade certamente la galleria da essa costituita.
Il fiancheggiamento di rovescio fatto da gallerie di controscarpa ha gli inconvenienti della dispendiosa costruzione della galleria, della non completa utilizzazione della portata del futile e del richiedere molte truppe, come il precedente ; di più la galleria di controscarpa è soggetta ad essere demolita dalle mine dell'attaccante, e richiede comunicazione dirette con l'opera, passanti sotto al fosso, le quali comunicazione sono di difficile costruzione e disagevoli a percorrersi. E quando queste comunicazioni si facessero aprendo solamente delle porte nella controscarpa ed obbligando i difensori a lunghi percorsi nei fossi, allo scoperto, per accedervi, potrebbero le porte cadere in mano dell'avversario sceso nel fosso, rimanendo paralizzata cosi l`azione del fiancheggiamento.
Il fiancheggiamento di fianco fatto da caponiere o da mezze caponiere elevate nel fosso, è più conveniente dei precedenti, perchè vi si possono impiegare tutte le armi e richiede pochi uomini. Ha però l`inconveniente di obbligare a spostare in fuori la controscarpa del fosso in corrispondenza alle parti fiancheggianti, e quindi di esporre le parti di scarpa che vi sono vicine ad essere più facilmente imbrecciabili delle altre. Inoltre le costruzioni stesse sono esposte ad essere colpite da tiri aventi la direzione dei fossi fiancheggiati.
Il fiancheggiamento di fianco per gradone del fosso esige condizioni di pendenza eccezionale nel fondo del fosso.
Il fiancheggiamento di spalla ha i vantaggi di quello di fianco e gli inconvenienti di quello di rovescio riguardanti la difficoltà* di comunicazione con l'opera e la possibilità* di danni per parte di mine dell'attacco. Ha il pregio, rispetto al fiancheggiamento per caponiera o per mezza caponiera, di non fare sporgere la controscarpa di più che nelle altre parti del fosso e quindi di non palesare all'avversario, da lungi, il luogo ove è postato l`organo di fiancheggiamento, il che concorre evidentemente alla sua protezione e conservazione.
I fiancheggiamenti di spalla e di fianco sono stati i più usati nella fortificazione contemporanea I° periodo, per fossi lunghi ed importanti; e si è limitato l'impiego dei fiancheggiamenti normali diretti o di rovescio, ai fossi di piccola lunghezza, alle parti secondarie, o la ove non si sono potuti applicare i due prime.
206. Lunghezza dei fronti. La lunghezza massima dei fronti si basa sulla gittata utile delle armi destinate al fiancheggiamento. Benché questo si possa fare con cannoni, o con metragliere, di lunga portata, tuttavia è bene di supporre che la fucileria sia l`unica arma, che rimanga disponibile al momento critico della difesa dei fossi. La gittata dei fucili nell'epoca contemporanea, utile per porre un uomo fuori di combattimento, è grandissima (v. specchio al § 16
ma nel calcolo delle linee di difesa conviene limitarsi a quella nella quale la traiettoria è radente, ossia è compresa nella profondità* del fossi, gittata the si trova non essere superiore ai m. 600.
Da ciò risulta:
1° che un fronte poligonale, avente l`opera fiancheggiante, ad un`estremità*, non dovrà* avere una lunghezza maggiore di m. 600;
2° che se la parte fiancheggiante è sulla capitale del fronte, potrà* la lunghezza di questo giungere fino a m. 1200;
3° che un fronte bastionato non potrà* avere più di m. 900 circa di lato di base;
4°, che nei fronti tanagliati (supponendo l'angolo al rientrante = 90o) le facce non dovranno essere lunghe più di 600 m. e quindi il lato di base essere al massimo di 600x#61654;2= m. 850 circa.
Con tali dimensioni si soddisfa ancora alla condizione necessaria per gli organi di fiancheggiamento, che essi siano contemporaneamente organi di difesa e di sorveglianza dei fossi, e quest'ultima non si potrebbe esercitare per fronti eccessivamente lunghi
SEZIONE IV.
Discussione generale sul complesso delle opere (Cinte, forti staccati
e opere addizionali).
207. Esaminate così sommariamente le influenze che ebbero le cambiate condizioni di armamento e di costituzione degli eserciti, sui profili e sui tracciati dei fronti nella fortificazione contemporanea, rimane a considerare l'influenza che ebbero nei complessi delle organizzazioni difensive delle località*.
Già* si è accennato alla tendenza manifestatasi nella prima metà* di questo secolo, di costituire le grandi piazze forti con una cinta continua, contornata da opere staccate, talmente distanti da quella, da impedire il bombardamento dello spazio racchiuso dalla cinta; tendenza questa che era in opposizione al principio sostenuto da alcuni fortificatori che convenisse di ottenere lo stesso risultato contornando le piazze di una seconda cinta continua assai amplia rispetto alla prima.
L'opinione favorevole ai forti staccati, si impose quando la gittata delle bocche da fuoco fu più che raddoppiata in confronto a quella delle precedente e le difese dovettero perciò essere poste molto distanti dalla perimetrale interna, sicché sarebbe riuscita inattuabile ed insostenibile una seconda cinta continua. E così le grandi piazze forti assunsero quella forma che venne definitivamente detta a campo trincerato o ad opere staccate, la sola conveniente ancora per opporsi alle numerose forze che si potevano destinare (per le mutate condizioni degli eserciti) ad attaccarle, e per contenere quelle che dovevano difenderle.
208. Di più, nelle fortificazioni complesse contemporanee si è fatto minor uso di opere addizionali che nella moderna, perché avendo preso predominio la lotta lontana dalle artiglierie, erano diminuite le ragioni dell'impiego di opere successive destinate a contrastare a passo a passo all'attaccante la presa di possesso del corpo di piazza.
Per i fronti poligonali di fortificazione contemporanea le opere addizionali esterne impiegate furono: le caponiere, i rivellini, le coprifacce o le controguardie, la strada coperta od il cammino di ronda di controscarpa. Le opere addizionali interne furono: i cavalieri, le caserme, difensive.
Inoltre fra i forti staccati e fra i forti e la cinta, si impiegarono talvolta delle batterie complementari; nei forti si impiegò il ridotto e nell'interno delle grandi cinte la cittadella.
Le caponiere erano destinate al fiancheggiamento dei fossi, e di esse si dirà* in capitolo a parte.
I rivellini si fecero ancora nelle capitali dei rientranti determinate dalle parti più avanzate dei fronti, davanti alle uscite dalla cinta principale delle piazze, o più spesso davanti all'uscita di gola dalle opere staccate.
I coprifacce furono speciali o generali; primi si posero ordinariamente davanti alle caponiere per ripararne dai tiri le murature; i secondi si posero a coprire la scarpa del ramparo di fronti completi nelle cinte rinforzate.
Della strada coperta e del cammino di ronda di controscarpa si farà* cenno quando sì dirà* dei Particolari delle opere contemporanee.
I cavalieri si costituirono nei forti staccati, oppure in punti convenienti delle cinte, per mezzo di sopraelevazioni armate di artiglierie o di fanteria, al fine di osservare il terreno lontano, di battere punti speciali non visti o non battibili dal ramparo, di rinforzare l`armamento quando si riteneva debole se era costituito da un solo ordine di fuochi.
Le caserme difensive erano fabbricati a più piani, ordinariamente alla prova, che si collocarono lungo i fronti delle cinte per fornire sicuro alloggio al presidio, ed anche per costituirvi dei ridotti di difesa. Esse dovevano essere nascoste sotto ai rampari, e generalmente nei cavalieri, perché fossero ben riparate dalle masse di terra; e se dovevano servire di ridotti, si separavano con fossi dalle parti adiacenti del terrapieni, o si circondavano con muri a feritoie. Se ne è parlato qui al § 166, nell'epoca della fortificazione moderna e si vedranno ancora impiegate in molte cinte dell`epoca che si studia.
210. Le batterie complementari si distinguevano in batterie intermedie ed in batterie annesse.
Le batterie intermedie erano piccole opere che si costruirono fra i forti staccati delle piazze quando (essendosi questi irrobustiti ed allontanati fra di loro) sorse in talune circostanze l'opportunità* od il bisogno di intervallare dette opere minori per uffici speciali, come: battere ripiegamenti di terreno in angolo morto rispetto alle opere principali ; crocicchi di strade ; passaggi di fiumi. Per gli stessi uffici si elevarono alle volte delle batterie fra la cinta e la linea dei forti staccati.
Le batterie annesse erano invece dei fronti annessi (come lo dice il nome) a quelli dei forti staccati, ed ordinariamente in loro prolungamento, all'esterno e lateralmente ; e ciò, quando occorreva di aumentare l'azione del forti senza ingrandirli oltre certi limiti.
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