Non sempre i 33 dell'esercito erano numerati, tuttavia in alcuni casi questo avveniva per dare una numerazione all'elmo che veniva affidato al militare (il militare in questione, pertanto, era responsabile dell'elmo (es n.19 come nel tuo caso) affidatogli. Spesso queste numerazioni si riscontrano per i 33 VAM e per gli elmi da para'. E' un po' come le numerazioni che venivano apposte sul calcio dei fucili. Spesso si sono riscontrate anche sigle e nomi all'intrerno dell'elmo, sia sulle falde che sulla cuffia. Generalmente si tratta delle iniziali (nome e cognome) del militare che aveva l'elmo o del solo cognome riportato per esteso.