Questo č un altro dei pozzi esterni del forte, si trova alla destra entrando nell'opera dall'ingresso oggi in uso, nell'occasione della manifestazione l'area era stata chiusa al pubblico con la recinzione che si vede.
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E questo č l'altro sul lato opposto.
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Il corridoio di accesso del ridotto di gola, uno delle due entrate simmetriche all'interno del forte, e oggi l'unica in uso, in fondo dove si intravede il cancello una volta era presente il ponte levatoio, oggi scomparso, che attraversava il fossato asciutto oggi colmato.
Notare che il varco era presidiato da una serie di feritoie che si vedono sul lato destro.
Questa parte del forte č ben conservata e si presenta in condizioni pressochč originali non essendo stata intonacata nel corso del '900, a differenza dei corridoi analoghi del Forte Gisela che abbiamo giā visto.
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Vediamo un particolare del portale d'accesso, parte interna, alla fine del corridoio visto sopra. Il ponte levatoio non esiste pių, č rimasta tuttavia una delle carrucole metalliche che servivano per la movimentazione del medesimo, si intravede dietro il pesante portone in legno.
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Un particolare del muro che delimita la poterna di accesso che abbiamo visto sopra, all' interno una volta entrati nel forte. Si possono notare i problemi tipici di degrado di queste murature al giorno d'oggi, il distacco di conci di pietra di rivestimento, l'insinuarsi pericolosissimo di vegetazione e tronchi di albero che causano il distacco ulteriore delle lastre di marmo sovrastanti il muro, il tutto dovuto alla mancanza di manutenzione continua.
Si tratta oltretutto di un tipo di costruzione difficilissimo da restaurare in stile d'epoca rispettando le caratteristiche originarie, dato che si č persa la nozione di come lavorare la pietra in opus poligonale.
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Infissi in legno restaurati/rimaneggiati in tempi recenti sopra la porta di uno dei locali del ridotto di gola. La sottostante inferriata č senza dubbio originale del 1861.
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Una delle postazioni d'artiglieria della grande caponiera di gola era stata allestita, in occasione della manifestazione, a mostra temporanea di cimeli della 2° G.M.. Spiccava tra di essi una bella mitragliatrice MG 42 inserita nella cannoniera con contorno di sacchetti di sabbia, a presidio del fossato esterno.
In realtā durante gli anni della 2° G.M. il forte era di fatto un deposito di munizioni e altro materiale bellico, negli anni della RSI era presidiato da una piccola guarnigione, affiancata da alcuni volontari civili militarizzati con compiti di custodia e lavoro. Fortunatamente fu risparmiato dai bombardamenti aerei che invece distrussero il ridotto del Forte Parona-Albrecht.
Chissā se in quel periodo ci sarā stata davvero qualche MG 42 a difesa del forte?
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Poterna che conduce alla caponiera del ridotto di gola. Il pavimento di marmo č ancora quello originale. Qui era stata allestita una mostra fotografica sui bombardamenti del 1944-45, e facevano bella mostra di sč un carro L3 "scatola di sardine" con alcuni manichini.
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Una delle foto esposte, č riconoscibile l'area degli Ex-Magazzini Generali, quella dove era situato il Forte Clam Gallas-Porta Nuova di cui era riemersa una caponiera in anni recenti oggetto di un reportage approfondito su questo forum.
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Nella polveriera che si trova alla destra dell'ingresso nel ridotto di gola era stato ricostruito un rifugio antiaereo della 2° G.M., con le panche e alcune dotazioni tipiche.
La polveriera anche qui ha perso purtroppo, in epoca imprecisata, il pavimento originale in assi di legno rialzate sui pilastrini formanti l'intercapedine per l'solamento dall'umiditā.
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La porta d'ingresso nella polveriera:
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Scritta tipicamente presente nei rifugi antiaerei, tracciata in occasione dell'evento:
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