La Cadillac V16 del 1930 fu realizzata sul telaio n° 701617 in versione Armored Imperial Sedan. La blindatura consisteva in piastre di acciaio balistico inserite in carrozzeria e portiere oltre che in spessi vetri antiproiettile a cinque strati. Inferiormente l’ abitacolo e il serbatoio erano protetti nell’ eventualità di una bomba. Inoltre ruote piene e sospensioni rinforzate garantivano una buona mobilità nonostante il sovrappeso. Il costruttore garantiva la sicurezza dell’ abitacolo dalle munizioni cal. 30 e cal. 45 allora in uso nell’ US Army. Particolare curioso: dato che per l’ elevato peso i vetri erano fissi, quelli delle portiere posteriori recavano due oblò rotondi - ufficialmente per la ventilazione dell’ abitacolo - ma nessuno si sarebbe stupito di vederne spuntare la canna di un Thompson. Insomma, vista la situazione degli Stati Uniti stretti fra crisi economica e proibizionismo, è evidente che la GM si adeguò senza troppi problemi alle richieste dell’ imperante gangsterismo (clientela danarosa ma esigente). Ma definire la V16 una macchina “da Al Capone” sarebbe riduttivo. Quello stesso anno sei vetture effettuarono un tour promozionale nelle maggiori capitali europee, raccogliendo ben 70 ordinazioni. Naturalmente in questo caso gli acquirenti erano facoltosi molto eccentrici o governi molto timorosi. Gli attentati politici in quegli anni stavano tornando di moda, non solo nei balcani…

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