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come annunciato posto qui la traduzione completa in italiano delle direttive di comando per il forte austriaco Gisella di Verona, emanate dal comando di settore nel 1863. Il documento originale è costituito da 14 pagine manoscritte in tedesco.



pagina 1:
Direttiva nr. 17 per la difesa
dell'opera
Gisela

Il Comandante del manufatto è l'ufficiale della guarnigione con più anzianità* nel rango, senza distinzione d'Arma; il suo vice è l'ufficiale che lo segue come anzianità*. Il Comandante ha l'obbligo di tenere il suo vice precisamente informato su tutto, così che nel caso di improvviso cambio del comando non si verifichino conseguenze negative.
Al Comandante vengono affiancati come consiglieri, se la situazione lo permette, ufficiali dell'Artiglieria e del Genio, i quali ottengono le loro istruzioni particolari e conducono gli affari speciali della loro Arma con il consenso del Comandante.
Il Comandante ha l'obbligo di mettersi ad esatta conoscenza delle proprie mansioni, così da essere in grado di prendere provvedimenti necessari in ogni situazione possibile, e da non essere preso alla sprovvista da nulla. E' suo obbligo avere una esatta conoscenza del manufatto che occupa, degli armamenti, delle munizioni e delle scorte di viveri, oltre che dello stato della guarnigione. Deve essere a conoscenza della ragione d'essere non solo del proprio manufatto, ma anche dei manufatti che lo affiancano. Attraverso una ricognizione accurata deve procurarsi una conoscenza precisa non solo del territorio che lo separa dai manufatti che lo affiancano, ma anche del territorio retrostante e di tutte le sue vie di comunicazione, così da essere in grado di orientarsi perfettamente sia di giorno che di notte.
Il Comandante si occupa del grado di preparazione del manufatto, delle disposizioni di servizio e della sicurezza militare, e conduce la difesa.
Lo stesso è sottoposto direttamente al Comando di Fortezza (n.d.t.: il Comando di Castel Vecchio) al quale ha da riferire immediatamente ogni avvenimento importante e dal quale ottiene le sue direttive, di norma attraverso il quotidiano Ordine di Servizio del Comando di Fortezza.


pagina 2:
Posizione
Il manufatto si trova 5000 passi a sud-ovest dell'ansa principale destra dell'Adige e 2000 innanzi a S.ta Lucia sulla strada mantovana.

Scopo
Lo scopo principale di questa postazione è, come per ogni postazione, la protezione del deposito interno da attacco nemico. In particolare, questo manufatto ha anche il compito di proteggere i vicini manufatti "Principe Ereditario Rodolfo" e "Nuova Bratislava", in caso di attacco contro di essi, attraverso un possente cannoneggiamento dai fianchi, dato che questi formano un angolo di 1OO°con il prolungamento delle facciate dei suddetti manufatti. Infine, questo manufatto ha il compito di impedire con la massima forza le irruzioni nemiche tra i due manufatti vicini o tra le batterie intermedie.

Descrizione
Il manufatto è a forma di semicerchio chiuso alla gola ed è formato dalla cinta esterna e dal Ridotto.
La sicurezza della cinta esterna viene raggiunta innanzi le facciate ed i fianchi attraverso un muraglione, ed alla gola da una scarpata.
La protezione del muraglione viene ottenuta attraverso delle Caponiere, collocate alle due spalle, per artiglieria e fucili. La protezione della gola avviene attraverso una Caponiera collegata con le casematte di gola, anch'essa predisposta per la difesa attraverso artiglieria e fucili. In ognuna delle 3 Caponiere si trovano 4 aperture per cannoni, così che ogni lato della cinta esterna viene coperto da 2 cannoni. Per la comunicazione con entrambe le Caponiere di spalla vi sono passaggi sotto il vallo. Al sentiero di ronda dietro il muraglione si accede direttamente dalle Caponiere.
La gola del manufatto è ricoperta di terra ed è tagliata in due da un passaggio centrale il quale conduce alla Caponiera di gola.
Le casematte di gola si congiungono ad entrambi i lati con dei passaggi d'ingresso provvisti di cancelli e ponti levatoi; i passaggi d'ingresso vengono protetti da gallerie per fucili.
Il Ridotto, a prova di bomba, contiene due pezzi d'artiglieria ed è protetto verso la gola da un muraglione, il quale è collegato alle casematte di gola attraverso due muri laterali, così che Ridotto e casematte di gola costituiscono un insieme che contiene due cortili e che è idoneo ad una difesa autonoma anche dopo la perdita della cinta esterna.
Sulle facciate del Ridotto rivolte verso il vallo si trovano ad entrambi i piani delle gallerie per fucili, delle quali quella superiore serve a coprire la corona del vallo, quella inferiore a coprire la parte inferiore della sua scarpata interna.