..fino a quel momento nulla poteva far pensare a cosa sarebbe successo di lì a poco.
Dopo la battaglia di Creta nel 1941Viannos faceva parte della zona di occupazione italiana. Fino alla fine del 1942 gli italiani non avevano quasi nessuna presenza nella zona e questo favorì la nascita e lo sviluppo dei gruppi di resistenza. Tra questi la più grossa banda di partigiani di Creta guidati da un certo Manolis Bandouvas conosciuto come “Pantouwas” che operava nell’area di Viannos. Agli inizi del 1943 l’attività di guerriglia di questi gruppi e il sentore di possibili piani alleati per invadere Creta spinsero gli italiani ad iniziare la costruzione di opere difensive sulla costa e ad attivare guarnigioni nella regione. I tedeschi che già dal 1942 avevano stanziato forze in alcuni villaggi costieri, crearono nel Maggio 1943 un piccolo avamposto con tre uomini a Kato Simi, un piccolo villaggio distante pochi chilometri da Viannos. Curiosamente questi tre soldati oltre a prestare la sorveglianza della zona erano incaricati di curare la raccolta delle patate per le truppe di occupazione.
E’ il 1943 gli alleati avevano invaso la Sicilia, era seguito l’annuncio dell’armistizio italiano dell’8 Settembre e le notizie di una imminente operazione alleata su Creta che già circolavano sembrano sempre più veritiere .. è in questo clima che Bandouvas decise di ordinare un “attacco” contro l'avamposto tedesco a Kato Simi.
Fu così che il 10 Settembre i partigiani uccisero due dei tedeschi presenti a Kato Simi e gettarono i loro corpi in uno dei crepacci presenti nella zona per nasconderli..
In merito a questa azione fonti inglesi diranno successivamente che Bandouvas agì senza consultarsi nel presupposto che le sue azioni lo avrebbero fatto diventare un eroe nazionale dopo l’invasione degli alleati.
Bandouvas a sua volta affermò di aver impartito l’ordine ai suoi uomini secondo disposizioni ricevute dal Cairo ma le sue dichiarazioni vennero poi contraddette da due agenti del SOE "Patrick Leigh Fermor e Thomas James Dunbabin".



Rispondi citando





