e poi Daniele dice che sono io quello pigro!Originariamente Scritto da Valanga
e poi Daniele dice che sono io quello pigro!Originariamente Scritto da Valanga
Novara fa da se'
Ue,baghai perchè non venite voi da me???In fondo io sono il più vecchio e poi sono stanco e malato[xx(]
VEDO TUTTO, OSSERVO MOLTO, DISSIMULO POCO!
Poverino... vecchio e stanco... valà*, valà*... [ff][ff][ff][ff]Originariamente Scritto da 128legio
Io vengo da te, poi fai ome l'ultima volta che ti dimentichi di tirare fuori il materiale che mi interessa [fuga][fuga]
Paolino [incazz]
Cerco una coppia di mostrine dei Gruppi Carri Veloci del Regio Esercito II Guerra Mondiale
Sì, perchè la Compagnia dei Tupin fu formata da intere famiglie di Squadristi, molti erano i padri con uno o più figli al seguito e se li portarono anche a Novara.Originariamente Scritto da 128legio
Paolino
Cerco una coppia di mostrine dei Gruppi Carri Veloci del Regio Esercito II Guerra Mondiale
Molto più probabile è che l'autore materiale del quadro non l'abbia realmente dato la capitano in questione(seppur con l'intenzione) e le uniformi sono le sue (troppo grandi per un adolescente, ma molto ben conservate).
La dritta mi è arrivata da un collezionista tedesco(mio conoscente) che mi ha avvertito del costo (oltre 6.000 €) e della mole di materiale.....
Vi ho letto e non posso dire altro ""ragazzi siete fantastici"" da un quadretto avete tirato fuori una storia interessante.
Bravi.
[ciao2]
luciano
Io parlavo di Cortonesi, visto che il cartoncino è dedicato a lui, se guardi nella dedica scritta a mano (dove tra l'altro si legge chiaramente "all'amico camerata CAPITANO Cortonesi", grado che Cortonesi ebbe fino alla fine della guerra.Originariamente Scritto da Fiume o morte
In ogni caso, Cortonesi non era un adolescente, come ho detto in precedenza nella Tupin era formata sia da adulti che da ragazzi decisamente più giovani.Originariamente Scritto da Fiume o morte
Comunque il materiale non può essere di Vezzalini, che fu fucilato a Novara il 23 settembre 1945, mentre il quadretto è datato 1950.
Mi allora il dubbio che il quadretto possa essere a firma di Franz Pagliani, dalla foto non si vede per niente bene. Pagliani fu dapprima colui il quale riaprì e resse la Federazione del Fascio di Bologna e poi l'organizzatore della Brigata Nera "Pappalardo".
Paolino
Cerco una coppia di mostrine dei Gruppi Carri Veloci del Regio Esercito II Guerra Mondiale
Se Pagliani era Nobile può darsi la firma riporta Le iniziali R.F.de V. sembrerebbe "comandante Rotanis
F. de pellan???...
Boh???Comunque parto domani e fotografo il tutto(se ne vale la pena, altrimenti lascio il tutto lì)....
Valanga ti ringrazio per la pazienza e l'attenzione alla storia che mi è capitata..
saluti a tutti...[ciao2]
Figurati. E' una storia che so bene, visto che avevo fatto parecchie ricerche durante la stesua del libro sui reparti corazzati della RSi; anzi, ho anche qualche documento del Comune di Rolo relòativo a pagamenti fatti ad abitanti che avevano prestato servizi avario titolo ai Tupin.Originariamente Scritto da Fiume o morte
Se dovesse saltare fuori qualche interessante foto di mezzi blindati o di autocarri della Tupin... me le farai vedere?
Ciao!
Paolino [ciao2]
Cerco una coppia di mostrine dei Gruppi Carri Veloci del Regio Esercito II Guerra Mondiale
Beh..nn posso che unirmi alla discussione, in quanto citato, seppur in modo indiretto, dall'amico Paolino/Barbarigo/Valanga....(Paolino, sono Stefano...da Rolo!!).
Interessante la discussione, purtroppo nn sono mai riuscito a sapere di più sulla Brigata, arrivò a Rolo all'inizio del 1945, dove oltre alla 30/40ina di militi, stazionavano più o meno oltre 200 soldati tedeschi tra Wermacht, Lutwfaffe e Feldgendarmerie...
Rimase a Rolo fino al tracollo totale del fronte. Nella permanenza ebbe un caduto accidentale: Poletti Mendes, feritosi mortalmente durante lo scarico di armi e munizioni.
La brigata poi, assieme ad altri 200/300 militi si rese tristemente famosa nel rastrellamento del 15 aprile 1945 che culminò con l'uccisione di 7 partigiani rolesi e un ostaggio a Fabbrico e di tre civili a Campagnola.
Comandava il rastrellamento Franz Pagliani con il capitano Tortonesi e il tenente Lodini di Campagnola, che uccise personalemnte i tre ostaggi a Campagnola (uno era un reduce dalla Russiae ancora convalescente, estraneo al movimento partigiano e amico di infanzia del Lodini).
Lodini verrà giustiziato a Campagnola il 28 aprile 1945...
Del capitano Tortonesi, in rete ho trovato questo...
Ferrara 14 aprile 1947
Per tutta la giornata la compagnia è stata a disposizione presso la Corte d'Assise, si sta svolgendo un importante processo contro un ufficiale della R.S.I..
I giornali già parlano di condanna a morte.
Ferrara 15 aprile 1947
Metà dei carabinieri, della nostra Compagnia, si trova in servizio di O.P., in Tribunale, la rimanenza, è a disposizione in Caserma. Io mi trova tra quest'ultimi.
Ferrara 16 aprile 1947
Di servizio alla Corte d'Assise, dove sta svolgendo il processo a carico del Capitano della Guardia Nazionale Repubblicana, Carlo Tortonesi.
Accanto all'imputato, vi sono tre giovani, accusati dello stesso reato.
L'aula è gremita di pubblico minaccioso. Gli arrestati sono accusati di aver aderito alla Repubblica di Mussolini e di aver fucilato partigiani.
Sono chiamati a deporre una sessantina di testi, sono tutti partigiani che depongono contro gli imputati. Depone anche un ex-militare. Il suo dire è a favore degli imputati e il pubblico ministero chiede il suo arresto per collaborazionismo.
Il Capitano Tortonesi vanta la sua appartenenza all'Esercito di Graziani ed ammette che più volte il suo reparto venne impiegato nei rastrellamenti antipartigiani, nei quali vi furono morti ambo le parti. L'Ufficiale si dichiara responsabile del come operarono i militari che si trovavano ai suoi ordini.
Sulla giacca, del capitano, spicca un nastrino celeste, a testimonianza della sua medaglia d'argento guadagnatasi in Africa settentrionale, a Bardia, e un distintivo d'invalido di guerra.
La popolazione preme la Corte. L'avvocato della difesa illustra le doti eroiche del tempo trascorso dal Tortonesi in Africa, ma non può portare a termine il suo dire a causa degli urli della folla inferocita.
Il Capitano non si sgomenta, rivolto alla Corte dice: "rifarei quel che ho fatto, ho servito L'Italia!".
La Corte si ritira e fa ritorno dopo mezz'ora.
Il Capitano, Carlo Tortonesi, è condannato a morte, i suoi dipendenti, rispettivamente a 21, 15 e 8 anni di reclusione.
Dopo la sentenza, quando l'abbiamo portato, in carcere, abbiamo rispettato un religioso silenzio a rompere il quale il condannato ci ha detto: "Coraggio, ragazzi, non è da tutti viaggiare con un condannato a morte!".
A mezzanotte, dopo aver consegnato il condannato al carcere, abbiamo fatto rientro in Caserma, ponendoci interrogativi ai quali è difficile rispondere.
Il ricordo del carcere di S.Giovanni in Monte, del "triangolo della morte", la condanna a morte dell'Ufficiale della G.N.R., sono fatti che, seppur nessuno ne parla, rimarranno presenti nel corso della mia vita .
M'aiuteranno a rendermi conto di chi della politica fa l'arte della ipocrisia:
Si premia chi cambia bandiera, chi serve il padrone vincente, si punisce chi è fedele alla parola data.
I più puri sono quelli che più pagano.
E' uno stralcio della testimonianza di un giovane carabiniere presente al processo. NN so sinceramente se poi hanno dato seguito alla condanna di morte.
Sperando di esser stato d'aiuto alla discussione..
Io non ho girato il mondo ma il mondo ha girato intorno a me.
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