Che poi per "migliorismo" cosa intendiamo?? Una serie di storici che studiano e scrivono con il solo scopo di parlare male dell'Italia e di ogni cosa di italiano, per ogni pseudo storico "coraggioso" e "onesto" a cui fai riferimento tu KP ce ne sono altrettanti che scrivono altrettante cose all'opposto.
Da quel che ho studiato negli ultimi tempi, ho considerato di rivalutare un po' di più Cadorna, le difese erano state studiate e approntate da lui e ressero benissimo e furono ottima base di partenza per le operazioni successive e decisive. Qui si continua a parlare di fucilazioni, le hanno fatte tutte le nazioni in guerra, nessuno escluso, con la sola differenza che in Italia se ne da' più risalto e altri paesi nascondono i veri dati, da che esistono gli eserciti quindi parliamo di più di 2000 anni di Storia umana sono sempre esistite le esecuzioni per chi: tradiva, fuggiva e disertava. Se vogliamo parlare del fatto che sia una pratica discutibile e assurda bene ci troviamo tutti d'accordo, ma se invece vogliamo discutere dicendo che era solo un uso italiano e solo in Italia se ne è fatto largo uso, allora no non andiamo assolutamente d'accordo.
KP come ben sai ti stimo e apprezzo, ma su una cosa fai difetto e mi dispiace a malincuore, hai dei progiudizi sull'italiano e sull'Italia, il revisionismo storico anti italiano e anti unitario che pervade questo paese e che per fortuna è minoritario mi disgusta ma mio malgrado è quello che piace di più e di cui si parla e pubblica di più; se si scrive e si parla in direzione diversa con documentazione alla mano vieni indicato come "fascista" "nero" e quant'altro, quindi tutto finisce nel dimenticatoio.
La vera Italia e il vero italiano sono quelli del Piave e non viceversa, chi dice e afferma il contrario, poco ha capito dell'animo del vero italiano e della vera Italia, e poi il riferimento alla pubblica amministrazione non fa testo, non mischiamo le cose per favore, con le cose dell'epoca e quelle di oggi, sono situazioni diverse e i valori sono purtroppo cambiati, ma rimane comunque il fatto che c'è sempre gente seria che lavora negli organi statali, di cui non parla mai nessuno, fa più notizia parlare male dei 10 20 o 100 o più scarsi ma delle migliaia che fanno bene il loro lavoro mai nessuno.
Vedi il fare bene il proprio dovere è la normalità come sul Piave, il non farlo è l'eccezione, con questo non voglio dire che Caporetto fu responsabilità dei soldati, assolutamente no, fu responsabilità degli alti comandi come al solito.
Ora parliamo di comandati italiani: ce ne furono parecchi di ottimi comandanti, in tutte le guerre di indipendenza e anche dopo, ma di loro non si parla, meglio parlare dei soliti scadenti o solo di quelli di spicco (Garibaldi), e nei miei studi approfonditi risorgimentali ne ho trovati parecchi con mia enorme sorpresa, di cui appena si conosce il nome.
Questo libro non lo comprerò, sono stufo della storia scritta tanto per scrivere per fare del disfattismo e parlare male del paese in cui si vive, certo non va glorificato ma nemmeno puoi solo parlarne male, questo serve solo a dividere e a scavare una fenditura ancora più larga e profonda tra chi vorrebbe un paese più unito prendendo come spunto un po' di orgoglio nazionale e a chi invece non importa nulla e non vede le pagine belle scritte dalle nostre Armi, e si serve di certi argomenti solo per vendere e basta.
ChM

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