Questo progetto di berretto garibaldino in panno grigioverde, fu disegnato alla macchia ed avrebbe dovuto essere adottato dai partigiani di Moscatelli. Non fu mai prodotto, dato che evidentemente le priorità allora erano altre. Se la lunga visiera in panno era influenzata dai berretti da campo italiani e tedeschi allora in uso, la forma della calotta, fortemente inclinata è senz' altro ripresa dai chepì ottocenteschi. Si noti anche la falda paraorecchi ripiegabile all' interno del copricapo, caratteristica dei copricapi di origine civile di quel periodo..
Da ciò risulta evidente che:
1) Tutto il movimento partigiano ambiva fortemente a venire riconosciuto dalle popolazioni come un vero esercito regolare, con proprie uniformi e distintivi, soprattutto perché indipendentemente dalla propaganda nazifascista una consistente fetta della popolazione rurale tendeva a diffidarne, assimilandoli a fenomeni di banditismo comune.
2) Specialmente le formazioni comuniste intitolate a Garibaldi rivendicavano anche visivamente, il ruolo di eredi diretti dello spirito libertario accomunando, per motivi propagandistici, l’ epopea risorgimentale alla lotta partigiana.