« … un cenno conviene fare del centro sul Giuba, non foss’ altro che per la costanza con la quale un vecchio coloniale, il Dr. Frankestein lavora a Belet Amin (Fig. 25) con la Società Romana di Colonizzazione, dove con un sistema differente di produzione, in uso in tutta l’ Africa del resto, l’ indigeno coltiva per suo conto su anticipi fatti dalla società per il seme, le spese colturali, ecc. e la società acquista il prodotto, specialmente banane e cotone. »
Questo brano, tratto da un volume di agricoltura coloniale del 1933 e la foto illustrata alla figura 25 con relativa didascalia, testimoniano l’ esistenza a quell’ epoca nella Somalia Italiana di un colono (forse di origine mitteleuropea e probabilmente di religione ebraica) che portava tale particolare cognome.